«Per quanto ci dice il regolamento FIFA, il giocatore convocato deve rispondere. A meno che non sia infortunato e l’infortunio deve essere verificato dalla Federazione. Se non parte, però, non può essere utilizzato dalla società nel periodo in cui sarebbe stato a disposizione della Nazionale». Così il legale del Napoli Enrico Lubrano a Radio Punto Nuovo fa il punto sulla intricata vicenda che riguarda l’attaccante Victor Osimhen.
«Anche se guarisce prima. Con un accordo tra Napoli e Federazione nigeriana Osimhen avrebbe potuto giocare contro la Juventus. Un accordo l’avrebbe fatto partire immediatamente dopo la partita. In astratto sarebbe possibile, però il Covid complica tutto», ha aggiunto il legale del club partenopeo sulla vicenda che coinvolge il giocatore classe 1998.
L’attaccante è risultato positivo al Covid in Nigeria e non potrà sottoporsi alla visita medica a Napoli prevista per domani che in teoria avrebbe dovuto dare il via libera al ritorno in campo dopo l’infortunio. Per Lubrano «la parola spetta finale al medico della Federazione. La società può anche attestare il fatto che il giocatore sia sotto infortunio, indisponibile. Però la situazione va valutata dal medico della Federazione. Il medico farà la verifica, la visita di controllo».
«La FIFA – ha aggiunto – prevede che ci sia un contraddittorio e in quello la decisione spetta al medico della Federazione. Non è scritto sul regolamento il luogo in cui andrà effettuata la visita. Dovranno essere organizzate di comune accordo le cose nei dettagli. Sarà un braccio di ferro, con il Napoli che chiederà che sia visitato da Tartaro mentre la Federazione nigeriana vorrà visitarlo in loco: lo scenario è realistico».
«La medicina è una scienza inesatta, dove un medico può dire una cosa e un medico un’altra. La FIFA prevede che l’ultima parola spetti alla Federazione nigeriana. Il Napoli andrà in Tribunale? Non è da escludere ai fini di un risarcimento acquisendo una consulenza tecnica d’ufficio», ha concluso il legale dei partenopei.