Milan-Lazio Coppa Italia biglietti
Esultanza dei giocatori del Milan (Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

Milan previsione ricavi 2022 – Il Milan punta a superare la soglia dei 300 milioni di euro di ricavi nella stagione 2021/2022, tornando su livelli di fatturato che non vedeva dalla stagione 2011/2012.

In base a quanto incassato finora grazie alla partecipazione alla Champions League e ai ricavi da stadio in Serie A, sulla base dei contratti di sponsorizzazione in essere e sulle previsioni per la seconda parte della stagione, la società presieduta da Paolo Scaroni e guidata dall’ad Ivan Gazidis è ben indirizzata per chiudere l’esercizio in corso con un fatturato stimato da Calcio e Finanza in 303,5 milioni di euro.

Si tratterebbe di un risultato non lontano dai 305,11 milioni di ricavi toccati nel bilancio al 31 dicembre 2006, caratterizzato però dalla plusvalenza per la cessione Andriy Shevchenko al Chelsea, e poco distante dai 327,6 milioni del 2019, quando decisiva fu la cessione di Kakà al Real Madrid, e dai 329,3 milioni del 2012, che videro le plusvalenze per le cessioni di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva al PSG.

A differenza del passato però nel 2021/2022 i proventi del calciomercato dovrebbero avere invece un peso marginale. La crescita dei ricavi del nuovo Milan targato Elliott è infatti più legata a fattori strutturali e rientra in un percorso che, nello scenario ideale, dovrà portare i rossoneri al livello delle migliori d’Europa, anche grazie alla costruzione del nuovo stadio di proprietà in condivisione con l’Inter.

Milan previsione ricavi 2022 – I fattori della crescita

Prima delle big europee il Milan punta però a raggiungere le rivali italiane Inter e Juventus, ancora lontane, ma il trend degli ultimi anni sembrerebbe essere stato invertito, come mostra il confronto con le ultime due stagioni, quando il club ha chiuso rispettivamente con ricavi per 192,2 milioni (2019/2020) e 260,9 milioni (2020/2021).

Ad un primo sguardo – sulla base delle stime di Calcio e Finanza – a spingere il fatturato dei rossoneri nel 2021/2022 saranno in particolare tre fattori:

  • Il ritorno dei ricavi da stadio
  • I diritti tv UEFA, grazie alla partecipazione alla Champions League dopo sette stagioni
  • La crescita dei ricavi commerciali

In calo rispetto alla scorsa stagione, invece, i ricavi da diritti televisivi in Italia – diminuzione causata principalmente dalla cifra “gonfiata” nel 2020/2021 per lo spostamento di alcune partite del 2019/2020 – e i ricavi da player trading, ipotizzando in via prudenziale che entro la fine della stagione il Milan riesca a mettere a bilancio la sola plusvalenza per la cessione di Hauge all’Eintracht di Francoforte (prestito con obbligo di riscatto).

Milan previsione ricavi 2022
(Elaborazione Calcio e Finanza su bilanci A Milan – dati in milioni di euro)

Milan previsione ricavi 2022 – Stadio, sponsor e diritti tv

Venendo alle singole voci che compongono il fatturato, abbiamo stimato ricavi da gare per 43 milioni di euro nel 2020/21. Un dato che risente inevitabilmente delle restrizioni anti-Covid (per le quali abbiamo considerato una capienza di San Siro al 50% per tutto gennaio), ma che potrebbe anche essere superiore se entro fine stagione il pubblico potesse rientrare al 100% e se il Milan dovesse disputare sfide in Coppa Italia oltre i quarti di finale (ipotesi presa come base nell’analisi).

Per il futuro – come sostenuto a più riprese dal presidente rossonero Paolo Scaroni – l’obiettivo è quello di puntare almeno a 100 milioni di euro di ricavi a stagione, grazie alla realizzazione del nuovo stadio di Milano progettato da Populous.

Per i ricavi da sponsor abbiamo ipotizzato una crescita di circa sei milioni di euro rispetto al 2020/2021 – a 60 milioni di euro in totale – principalmente frutto dell’entrata in vigore dell’accordo con BMW e dell’intesa con BitMEX come nuovo sponsor di manica. Stabili invece i ricavi commerciali e royalties, stimati in 11,696 milioni. La cifra risulta dal bilancio 2020/2021 alla voce risconti passivi, da cui emerge la fatturazione anticipata per il 2021/2022 di una serie di voci.

Calano invece a 84 milioni di euro i ricavi da diritti audiovisivi in Italia. Per questo dato abbiamo preso come riferimento l’importo dell’ultima stagione in cui i ricavi da diritti tv distribuiti dalla Serie A sono stati contabilizzati interamente in un solo esercizio. Nel 2018/2019 il Milan ha incassato da questa voce di ricavo 90,3 milioni. La cifra è stata riparametrata all’ammontare dei diritti tv della Serie A nel nuovo ciclo (2021-2024).

Gli stessi diritti tv crescono invece nettamente sul fronte UEFA, dove i rossoneri dovrebbero aver incassato 45 milioni di euro grazie al percorso in Champions League (la cifra potrebbe essere leggermente aggiustata per quanto riguarda il market pool in base al percorso di Inter e Juventus). Il Milan è tornato a prendere parte alla massima competizione europea per club dopo sette stagioni, risultato necessario per mantenersi al livello dei club d’elite in termini economici.

Milan previsione ricavi 2022 – Dalla gestione calciatori a Casa Milan

Secondo le informazioni attualmente disponibili, dalla gestione calciatori il Milan dovrebbe invece fatturare circa 14 milioni di euro – tra plusvalenze e ricavi da prestiti –, cifra che potrebbe ovviamente cambiare con il mercato di gennaio. La stima attuale tiene conto della plusvalenza per la cessione di Hauge e di quanto incassato dai rossoneri per le cessioni in prestito di calciatori quali: Adli, Abanda, Pobega, Caldara e Colombo.

In chiusura, da segnalare un’operazione straordinaria che si è chiusa di recente: la cessione di Casa Milan. L’immobile – rilevato a febbraio 2021 dal Milan da Vittoria Assicurazioni – è stato venduto al Fondo Inarcassa RE e ha generato un apporto finanziario importante, pari a circa 20 milioni di euro, secondo quanto appreso da Calcio e Finanza.

La somma delle cifre fin qui stimate si traduce in un fatturato complessivo pari a 303,5 milioni di euro, che potrebbe essere chiaramente rivisto principalmente per quanto riguarda i ricavi da stadio (in caso di eliminazione delle restrizioni) e per i ricavi da gestione dei diritti dei calciatori, qualora il club dovesse portare a termine operazioni di rilievo principalmente nel mercato invernale.

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