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(Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)

L’ondata di contagi ha colpito tutto il Paese, compreso il mondo del calcio, con la Serie A che sta facendo i conti con i calciatori positivi. Una situazione generale che ha portato il Governo a rivedere le regole sul green pass – a partire dal 10 gennaio 2022 – e, con effetto immediato, sulla presenza del pubblico agli eventi sportivi, limitata al 50% delle capienze per impianti all’aperto.

La scorsa stagione c’erano regole precise imposte per la prosecuzione dell’attività calcistica, ma come funziona quest’anno? Cosa prevede il protocollo? Lo spiega Il Corriere dello Sport, a cominciare dalle regole sui tamponi ogni 48 ore, che fino ad ora hanno riguardato solamente i calciatori non vaccinati. Per giocare, invece, era sufficiente il green pass rafforzato o la semplice certificazione verde.

Serie A regole Covid – Cosa cambia

Le cose cambiano con la nuova stretta governativa, dato che è stato specificato che anche per l’attività all’aperto è necessaria la certificazione verde rafforzata. Non basterà più il tampone, una sorta di “obbligo vaccinale” per gli atleti, anche se le società non potranno costringere i calciatori al vaccino perché la loro categoria non rientra tra quelle che hanno l’obbligo per legge.

E in caso di positività? In una situazione di questo tipo si effettua un tracciamento degli ultimi due giorni e viene a crearsi la cosiddetta “bolla” disposta dalla Asl, che può richiedere il tampone a tutti i contatti stretti del positivo e concedere l’isolamento casa-lavoro dei negativi, o vietare gli spostamenti verso altre città.

Serie A regole Covid – Il ruolo delle Asl

Ma troppi positivi possono portare anche a decisioni drastiche da parte delle Asl di riferimento, ma cosa succede se a una squadra viene impedita la partenza? «Quando l’autorità sanitaria interviene possiamo fare poco», aveva detto il presidente della FIGC Gabriele Gravina. La partita non si gioca e le carte passano al giudice sportivo, ricordando che Juve-Napoli e Lazio-Torino del 2020/21 dovrebbero fare giurisprudenza in tal senso.

Ma ci sono regole della Lega Serie A sui rinvii in caso di focolai? C’erano fino alla scorsa stagione, e prevedevano la disponibilità di almeno 13 elementi per giocare, con ogni club che aveva a disposizione un bonus per un rinvio. Spostamento della gara che era invece previsto d’ufficio con 10 o più positivi in un gruppo per una settimana intera. Tuttavi, con le vaccinazioni di questa estate, queste norme sono state eliminate.

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