Romelu Lukaku solo pochi giorni fa era finito nell’occhio del ciclone in seguito a un’intervista rilasciata a Sky Sport in cui ammetteva non solo di non essere soddisfatto della sua esperienza al Chelsea, ma anche di sognare un ritorno all’Inter. Parole che avevano inevitabilmente diviso la tifoseria nerazzurra: molti interisti, infatti, non lo rivorrebbero a Milano proprio perché non hanno certamente apprezzato il modo in cui ha accettato senza pensarci troppo l’offerta ultra milionaria dei Blues.
Le dichiarazioni dell’attaccante avevano lasciato il secondo anche nel suo attuale club. Il tecnico Thomas Tuchel, infatti, non aveva esitato a escluderlo dalla lista dei convocati per la gara contro il Liverpool giocata lo scorso 2 gennaio.
A pochi giorni di distanza, però, il problema sembra essere reintrato. L’allenatore, infatti, ha annunciato il ritorno tra i disponibili del giocatore in vista semifinale di andata di Coppa di Lega, in programma mercoledì 5 gennaio alle 20:45 a Stamford Bridge contro il Tottenham di Antonio Conte.
“Romelu Lukaku si è scusato ed è tornato in gruppo – ha detto in conferenza stampa -. Romelu è molto consapevole di ciò che è successo e di ciò che ha creato – aggiunge Tuchel – sente la responsabilità di rimediare a tutto, è in grado di gestirlo”. Dopo l’esclusione per la partita di campionato contro il Liverpool, Lukaku torna così tra i convocati. Non c’è altra scelta: è un nostro giocatore e puntiamo su di lui”.
Determinante è stato certamente l’incontro che i due hanno avuto nelle ultime ore, in cui ognuno ha chiarito il suo punto di vista: “Per me era importante capire che Romelu non voleva creare tutto questo con quella intervista – sottolinea Tuchel – possiamo stare calmi e accettare le sue scuse. Non ci sono dubbi sull’impegno di Romelu Lukaku per la squadra, ecco perché è stato così sorprendente leggere quelle parole. Non ha mai creato alcun problema, è un ragazzo molto emotivo. Spero che anche i tifosi possano prendere atto di questo e sostenere la squadra. È ora di andare avanti” – ha concluso Tuchel.