Non soltanto il blocco dell’ASL che non ha consentito al Bologna di essere in campo nella giornata di ieri. Il club rossoblù sarebbe al centro anche di un “giallo distinta” per la sfida di ieri. Il riferimento è alla distinta di gioco, il documento ufficiale di gara che si consegna all’arbitro. Si tratterebbe di un’anomalia procedurale, comunque un caso unico, perché nessun’altra squadra che ieri non si è poi presentata in campo per via del blocco AUSL ha fatto altrettanto.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la distinta del Bologna, documento che i club compilano online su un’area extranet della Lega, era stata caricata dai dirigenti della società la sera precedente. Una sorta di “bozza”, da rivedere il giorno della partita in caso di disputa della gara. Lo stop dell’ASL ha creato un po’ di caos e la distinta non è stata rimossa dai dirigenti del club felsineo, tanto da esser diventata ufficiale, finita nelle mani dell’arbitro e in quelle dell’Inter.
Così l’arbitro Ayroldi – direttore di gara designato per la gara –, ha chiesto conto al Bologna del documento. I dirigenti avrebbero però spiegato all’arbitro come il documento caricato on line fosse da considerare solo una bozza. Un vizio formale che il Giudice Sportivo dovrà valutare, perché in teoria presentare una distinta e poi non essere fisicamente allo stadio di fatto porta dritto allo 0-3 a tavolino.
Si rischia la battaglia, e nonostante le due società non abbiano ufficialmente preso posizione, gli schieramenti sono opposti. L’Inter è sorpresa per essersi ritrovata nelle mani un documento ufficiale compilato da un club che alla Lega aveva chiesto il rinvio del match. Il Bologna sostiene che la “bozza” di distinta sia un’ulteriore dimostrazione che il club avrebbe voluto giocare, ma che poi non ha potuto per lo stop dell’AUSL.
Bisogna capire a questo punto come si comporterà il Giudice Sportivo e se il caso-distinta provocherà un immediato 0-3. I tempi della giustizia non saranno in ogni caso brevi. Stando alle tempistiche usuali (24 ore di tempo per un pre-ricorso, altri tre giorni per il ricorso vero e proprio) è difficile immaginare che oggi si possa arrivare già alla definizione di un risultato a tavolino.