Slitta ancora il caso legato al patron della Lazio Claudio Lotito in Senato. Nella serata di ieri, infatti, è arrivata una nuova fumata nera dalla Conferenza dei capigruppo del Senato, che dopo un primo rinvio alle 16 ha deciso di tornare a riunirsi martedì prossimo, 18 gennaio, alle 14.
Non è stato infatti trovato l’accordo sul calendario dei lavori dell’Assemblea, in particolare per quanto riguarda il caso di Lotito, eletto con Forza Italia, che dovrebbe subentrare a Vincenzo Carbone di Italia viva, oltre che sul caso della Fondazione Open che vede coinvolto Matteo Renzi.
A dividere innanzi tutto la questione del seggio conteso tra Claudio Lotito e il senatore di Iv Vincenzo Carbone, tema rinviato dall’Aula alla Giunta delle Immunità che aveva proposto di assegnarlo al primo e che, investita nuovamente, ha ribadito la decisione. Si tratta ora di capire se l’Assemblea potrà votare nuovamente su un argomento sul quale si è già espressa.
Tramontano così, spiega il Tempo, le ultime speranze per Lotito di poter essere tra i grandi elettori chiamati a fine mese a eleggere il prossimo presidente della Repubblica sembrava a un passo. Tuttavia, col nuovo slittamento a martedì prossimo della Conferenza dei capigruppo del Senato, si stringono i tempi, considerando che l’elezione del successore di Mattarella è prevista per il prossimo 24 gennaio e che, per il caso Lotito, restano pochissimi giorni per fissare l’eventuale votazione da parte del Senato e concludere l’iter burocratico che permetterebbe al patron della Lazio di partecipare alle nuove elezioni per il Colle.