Jannik Sinner guarda al futuro. Il giovane tennista italiano, dopo aver liquidato il portoghese Sousa agli Australian Open ha annunciato future acquisizioni: «Il mio team per il momento è composto dal coach Riccardo Piatti, dal preparatore Dalibor Sirola e dal fisioterapista Claudio Zimaglia. Ma ci sarà una nuova persona che non voglio svelare».
Secondo quanto riportato da La Stampa, si tratterebbe di John McEnroe, che non ha mai nascosto di avere un debole per il tennista italiano. Riccardo Piatti si cuce la bocca, ma un paio di anni fa durante una diretta Facebook con Marco Montemagno si era fatto scappare l’auto-indiscrezione: «Io e John abbiamo già lavorato insieme quando preparammo la stagione sull’erba di Milos Raonic. È un simpatizzante di Jannik e gli ho mandato un messaggio in cui gli dicevo che fra un anno avrò bisogno di lui».
L’ipotesi è suggestiva, ma non facile da realizzare, anche perché Sinner non ha bisogno solo di un supercoach che gli faccia da apriscatole per i grandi match e i grandi tornei, ma di qualcuno con cui lavorare sul campo. Una rosa dei candidati esiste, ne facevano parte l’ex coach di Agassi, Darren Chaill, e il tecnico di Rafa Nadal, l’ex n.1 Carlos Moya, che però sono impegnati in altri progetti.
Tra gli altri nomi – aggiunge La Stampa – anche l’ex n.2 Magnus Norman e Sergi Bruguera (oggi capitano di Coppa Davis della Spagna), ma anche David Ferrer e Thomas Johansson. Tornando ai Mostri Sacri, Andre Agassi, Boris Becker e Stefan Edberg o Ivan Lendl, a cui Andy Murray deve un paio di Wimbledon. A meno che Sinner non decida di investire, a sorpresa, su un pezzo da 90 che conosce bene, con cui si è allenato a lungo e che si è dimostrata anche un’ottima businesswoman: Maria Sharapova.