Crolla il titolo di Netflix (-25%) a Wall Street, con la sua peggior performance percentuale dal 2014. Il prezzo è sceso sotto i 400 dollari, tornando ai livelli di circa 20 mesi fa e in calo di oltre il 40% dal record stabilito a novembre.
Un crollo legato ai dati della trimestrale presentata dalla piattaforma streaming. Tra ottobre e dicembre, Netflix ha registrato 1,33 dollari di utile per azione, contro attese per 82 centesimi, su ricavi di 7,71 miliardi di dollari, in linea con le previsioni. Il numero netto di abbonati a pagamento è aumentato di 8,28 milioni, contro attese per 8,19 milioni; il dato, però è più basso rispetto agli 8,5 milioni previsti da Netflix e aggiunti dalla società nel quarto trimestre del 2020. A pesare sull’andamento del titolo quotato al Nyse è anche il peggioramento dell’outlook, con Netflix che si aspetta di aggiungere solo
2,5 milioni di abbonati nel primo trimestre del 2022, molto al di sotto dei 3,98 milioni del primo trimestre del 2021.
Netflix ha dichiarato che l’aumento della concorrenza da parte dei suoi rivali e’ una delle ragioni per il rallentamento della crescita, mentre in passato aveva detto che la concorrenza di società come Apple e Disney non avrebbe materialmente prodotto ripercussioni. La scorsa settimana, Netflix ha alzato il prezzo dell’abbonamento negli Stati Uniti e in Canada: negli States, l’abbonamento base e’ aumentato di 1 dollaro a 9,99 dollari al mese, lo standard e’ salito da 13,99 a 15,49 dollari e quello premium da 17,99 a
19,99 dollari.
Un crollo che sta colpendo tutti i principali indici a Wall Street, a un’ora dall’apertura. Il Dow Jones perde 221 punti (-0,64%), lo S&P 500 cede 55 punti (-1,23%), il Nasdaq Composite +in ribasso di 273,43 punti (-1,93%), con il titolo di Netflix che appunto cede il 25%, la sua peggior performance percentuale dal 2014. Otto degli undici settori sullo S&P 500 sono in calo, a partire da quelli della comunicazione e dell’energia, che cedono il 2,6%; il finanziario cede l’1,2%, il tecnologico perde lo 0,75%.