Cosa vuol dire franchi tiratori? Un termine che torna di attualità con l’elezione del presidente della Repubblica che si sta tenendo in questi giorni. Si tratta – come noto – di una locuzione che da anni è usata perlopiù in politica in riferimento a chi, grazie al voto segreto, esprime una preferenza diversa da quella del proprio gruppo, schieramento o partito.
Cosa vuol dire franchi tiratori – L’origine del termine
La frase – spiega tuttavia Il Post in un articolo di approfondimento – è vecchia di almeno un paio di secoli e che ha a che fare con il contesto bellico. La locuzione arriva dalla Francia (franc-tireurs) ma in questo caso “franco” significa “libero”. Pare che per la prima volta si parlò di franchi tiratori alla fine del Settecento, negli anni della Rivoluzione francese, in riferimento a singole persone o piccoli gruppi di fanteria leggera che combattevano una sorta di guerriglia autonoma e non dipendente dagli ordini o dai piani a cui doveva invece sottostare l’esercito regolare.
L’espressione franc-tireurs ha varie occorrenze nei decenni successivi, in particolare in occasione della guerra franco-prussiana combattuta tra il 1870 e il 1871. In quel periodo si definivano franchi tiratori i singoli combattenti (o i combattenti in piccoli gruppi) che, spesso nascosti in centri abitati, sparavano con i loro fucili contro soldati nemici. In questo caso “franco” vuole dire “libero da ordini”; non “francese”.
Cosa vuol dire franchi tiratori – L’uso politico
Dalla Francia la parola si diffuse anche in Italia, tanto che viene ritrovata nell’italiano scritto dal 1870, all’interno di cronache giornalistiche sulla guerra franco-prussiana. Treccani spiega che fu negli anni Cinquanta del Novecento che la locuzione si spostò dal contesto bellico verso il «linguaggio politico e giornalistico italiano» dove prese a essere usata in senso figurato per indicare «il rappresentante di un partito o di uno schieramento che, in votazioni segrete di organi collegiali, vota in modo diverso da quello concordato o ufficialmente deciso dal proprio partito o schieramento».
In politica, in pratica, i franchi tiratori usano spesso il segreto per agire contro la loro parte. Nei due contesti – quello bellico e quello politico – le locuzioni descrivono insomma atteggiamenti in parte diversi. In politica italiana le più note e seguite votazioni segrete sono proprio quelle per eleggere il presidente della Repubblica, e infatti è in queste occasioni che diventa molto in voga l’espressione.