La Salernitana è stata ceduta sul gong al termine del 2021. Il club è stato rilevato dall’imprenditore Danilo Iervolino, una storia a lieto fine per la Serie A – che ha rischiato di perdere un pezzo del suo scacchiere – e per il presidente della FIGC Gabriele Gravina, convinto in estate del via libera al trust per portare entro sei mesi la società campana nelle mani di una nuova proprietà.
Tutti contenti? Non Claudio Lotito, che parlava della questione in questi termini in un’intervista alla trasmissione Report: «Io non ho venduto niente. Dieci milioni? E secondo lei questo è un grande risultato? Se una società non ha un euro di debito e si autoalimenta, quindi è autosufficiente, quanto vale? Una cifra di gran lunga superiore. Trenta, quaranta? Di più. Sessanta. Sessanta milioni di euro».
E proprio della cessione – racconta il sito StorieSport – se ne riparlerà molto probabilmente oggi. Perché Claudio Lotito è atteso a Salerno, nel nuovo palazzo di Giustizia. È stato convocato dal procuratore capo della Procura della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli come persona informata sui fatti, come possibile soggetto offeso.
La chiamata è arrivata perché alla Procura di Salerno due settimane fa è arrivata una denuncia presentata dall’avvocato piemontese Francesco Paulicelli per conto della società Private Value Asset Management, fiduciaria del Fondo Global Pacific Capital Management che sostiene di aver inviato due proposte d’acquisto proprio sul finire dell’anno ai trustee.
Una prima proposta sarebbe stata pari a 36 milioni di euro in titoli obbligazionari e una successiva pari a 26 milioni cash. Offerte che non sarebbero state valutate dai trustee che avrebbero invece accettato una proposta ben più modica per la cessione delle quote. Ci sarebbero stati infatti dubbi legati alla documentazione presentata e in termini di trasparenza, tesi respinta dall’avvocato Paulicelli.
Il giorno prima della cessione lo stesso Claudio Lotito aveva inviato una diffida, firmata dall’avvocato Gian Michele Gentile per conto dell’Omnia Service. Diffida che non ha avuto effetti, la cessione delle quote si è perfezionata. La Salernitana è di Iervolino, la FIGC ne ha verificato i passaggi e dato il via libera.
I due disponenti ora sono in attesa di tutta la documentazione dei trustee, della loro relazione sui sei mesi di mandato e sulle scelte che hanno operato: entro il 13 febbraio tutto dovrà essere sul tavolo dei legali che si occupano della questione. Si valutano ricorsi e anche una possibile azione di responsabilità nei confronti dei due trustee, non solo per il prezzo col quale è stata ceduta la Salernitana, ma anche per le modalità osservate nei sei mesi di mandato. Di certo, Lotito e Mezzaroma azioneranno una causa in sede civile con richiesta di risarcimento danni nei confronti della FIGC.