Saipem ( Image credit: Depositphotos)

Saipem, società operante nel settore della prestazione di servizi per il settore dell’energia e delle infrastrutture, ha concluso una seduta partita malissimo dopo l’inatteso profit warning e le ipotesi di aumento di capitale con un calo finale del titolo del 30% a 1,35 euro. Dopo l’utile ritrovato a fatica a fine 2019 per Saipem a causa del Covid, è iniziata una lunga serie di trimestri in rosso, dovuta al calo e al rallentamento delle commesse. Tra le cause principali del continuo deterioramento dei conti (che ha portato a prevedere un rosso superiore a 1/3 del capitale sociale rendendo necessaria una ricapitalizzazione del Gruppo) figura soprattutto il blocco registrato in Mozambico, un progetto del valore di 4 miliardi annunciato nell’aprile dello scorso anno.
Molto ingenti gli scambi: nella giornata sono passate di mano oltre 100 milioni di azioni contro i 17 milioni di ‘pezzi’ di venerdì.

Secondo Bloomberg, Saipem sta valutando un aumento di capitale dopo aver emesso un profit warning. Lo specialista delle trivellazioni potrebbe prendere in considerazione un’iniezione di capitale da 1 miliardo di euro a 1,5 miliardi di euro (1,7 miliardi di dollari). Le discussioni sono preliminari e non è stata presa alcuna decisione finale sull’opportunità di optare per l’aumento di capitale né sulla sua dimensione potenziale.

Saipem ha faticato a far fronte alla minore domanda di energia e al calo degli investimenti, con molti progetti petroliferi ritardati durante la pandemia. La società ha dichiarato di aver avviato discussioni preliminari con i creditori e gli azionisti di controllo per “accertare la loro volontà di sostenere un pacchetto di finanziamento”.

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