C’è Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta, in pole come nuovo vicepresidente della Lega Serie A. Secondo lo statuto della Lega, infatti, in caso di dimissioni del presidente le funzioni vengono svolte, in attesa di una nuova nomina, dal vicepresidente: carica che, tuttavia, non è mai stata nominata dai club in assemblea. Per questo, spiega Tuttosport, nel weekend si dovrebbe svolgere un Consiglio di Lega per la nomina del vicepresidente e le idee stanno convergendo sul figlio del patron dell’Atalanta, già consigliere di Lega.
Con lo statuto attuale, invece, non sarebbe possibile nominarlo presidente di Lega, così come qualsiasi altro dirigente dei club di Serie A. Nello statuo, infatti, si legge che il “Presidente e l’Amministratore Delegato devono essere necessariamente indipendenti”, e per indipendente si intendono “soggetti che non abbiano alcun rapporto a qualsiasi titolo con le Società Associate, e/o con gli azionisti di riferimento e le controllate delle Società Associate, e/o con il gruppo di appartenenza delle Società Associate, e/o con altra Lega professionistica”.
L’unica eccezione in tal senso è che i club eleggano un presidente “che, in virtù di incarichi di rappresentanza e/o di amministrazione ricoperti in una Istituzione privata di rilevanza nazionale, abbia per il solo tramite di tale Istituzione e esclusivamente in virtù della funzione dallo stesso ivi ricoperta – e quindi non personalmente, rimanendo in questo caso valida la regola generale di indipendenza di cui alla prima parte del presente articolo – rapporti con le Società Associate, e/o con gli azionisti di riferimento e le controllate delle Società Associate, e/o con il gruppo di appartenenza delle Società Associate, e/o con altra Lega professionistica; il tutto a condizione che i suddetti rapporti non siano tali da permettere alla Istituzione di esercitare un’influenza dominante o notevole su una Società Associata e/o su una Lega Professionistica”. Non è il caso, quindi, di Luca Percassi ma era il caso, ad esempio, di Gaetano Miccichè, eletto presidente di Lega nonostante fosse nel CdA di Rcs, guidato dal patron del Torino Urbano Cairo.
Lunedì intanto ci sarà il primo tentativo con l’assemblea elettiva per il nuovo presidente: difficile che ci sarà la fumata bianca visto che nessuno sembra avere a disposizione 14 voti. Dallo schieramento del patron della Lazio Claudio Lotito filtra il nome di Gaetano Blandini, appena eletto come consigliere indipendente della Lega Serie A. Un nome che potrebbe però proprio pagare lo scotto di essere emerso così presto in questa volata. Sarà probabilmente una telenovela: solo dalla terza votazione basterà la maggioranza semplice. La priorità dei club resta quella di evitare il commissariamento, che avvenga ad acta per le mancate modifiche dello statuto come richiesto dalla Figc o per la mancata nomina del nuovo presidente.
[…] dell’Atalanta, in pole position come nuovo vicepresidente della Lega Serie A. Come riportato da Calcio e Finanza che cita Tuttosport, infatti, secondo lo statuto della Lega, in caso di dimissioni del presidente […]