Il presidente della UEFA Aleksander Ceferin ha rilasciato una lunga intervista al Journal du dimanche, durante la quale ha affrontato diversi temi di attualità. Il dirigente sloveno ha esordito parlando del Mondiale ogni due anni, una competizione che – con questa cadenza – ritiene non abbia nessuna possibilità di prendere vita.
«Sono sicuro che il Mondiale biennale non ci sarà, perché è un’idea completamente senza senso. Va contro tutti i principi del calcio, contro i giocatori, contro il calcio femminile, contro le Olimpiadi, contro gli altri sport. Non esiste assolutamente alcuna ragione per farlo, se non un approccio populistico», le parole di Ceferin riportate da La Repubblica.
Ceferin ha accentuato il suo no al progetto di Infantino e del consulente FIFA, l’ex allenatore dell’Arsenal Arsène Wenger: «Mi sembra incredibile che un’organizzazione calcistica possa proporre un’idea per la quale i calciatori, già alle prese con un calendario pesante, dovrebbero giocare ogni estate un torneo di un mese: Mondiale, torneo continentale, Mondiale, torneo continentale e così via. Tra l’altro questo cannibalizzerebbe il calcio femminile».
In più, «UEFA e CONMEBOL hanno dichiarato con chiarezza che non parteciperanno mai a una Coppa del mondo ogni due anni. E un Mondiale senza Europa e Sudamerica non è un vero Mondiale. Inoltre, abbiamo avuto chiamate telefoniche da altre confederazioni continentali e da singole federazioni nazionali contrarie alla cadenza biennale, dunque non so se si andrebbe avanti comunque. Spero che prevalga il buonsenso: usare il voto sarebbe una forzatura a scopi populistici contro i tifosi, l’opinione pubblica, le autorità sportive, l’Unione europea stessa».
Ceferin ha poi commentato il calcio in tv: «Alla gente piace sempre di più guardare il calcio, anche se è vero che i palinsesti con tante partite spostano l’attenzione dai campionati nazionali più piccoli visti dal vivo alla tv, però la Conference League è un successo e permette a squadre poco conosciute di giocare nelle coppe europee e di incassare più soldi, autofinanziandosi».
In chiusura, nel confermare il futuro cambio di formato della Champions dal 2024, il presidente della UEFA non ha escluso l’approdo alla Final Four dopo la stagione 2024-25: «Non c’è alcuna decisione, è presto. Io sono convinto che sarebbe un grande evento, ne ho parlato con alcuni club e col presidente dell’ECA Al Khelaifi. Ci sarebbe da risolvere il problema dei mancati introiti delle partite casalinghe delle semifinali, che però possono essere compensati dai maggiori ricavi della Final Four».