Milan clausola Gazidis
Ivan Gazidis (foto Ac Milan)

L’amministratore delegato del Milan, Ivan Gazidis, ha rilasciato un’intervista alla rivista specializzata Forbes per parlare del nuovo stadio di San Siro, un impianto che il dirigente definisce «necessario per il club. Sappiamo che questo progetto deve realizzarsi se il club vuole avere il futuro che i suoi tifosi vogliono che abbia. E direi che la città di Milano lo vuole per le sue due squadre».

Gazidis ritiene che il nuovo stadio consentirà a Milan e Inter di competere più regolarmente ad alto livello: «È rivoluzionario per le due squadre, nel loro viaggio per tornare ai vertici del calcio europeo. Ed è rivoluzionario, in realtà, per il calcio italiano perché abbiamo avuto un decennio dominato dalla Juventus nel suo nuovo stadio. Non è salutare per un campionato che ha bisogno di accrescere il suo appeal globale».

Parlando a livello di sistema, Gazidis dice che «se non costruiamo stadi in Italia, sappiamo quale sarà il futuro. Sappiamo cosa stiamo regalando ai nostri figli. E l’eredità che avranno è un campionato che continua ad essere in un lungo, lento e costante declino. Non è un futuro responsabile da consegnare alla prossima generazione. Non credo che questo sia il futuro del calcio italiano. Penso che il calcio italiano sia assolutamente pronto per il rilancio».

Parlando all’Expo 2020 di Dubai la scorsa settimana, Gazidis ha avvertito che senza controlli finanziari il divario tra i club più ricchi e gli altri si amplierebbe: «Questa è una preoccupazione in tutto il calcio europeo. Il divario non si sta riducendo, sta crescendo. Abbiamo visto alcune delle nazioni più piccole, con grandi squadre, soffrire gravemente perché il loro mercato interno non è abbastanza grande da sostenere il tipo di aumento di spesa consentito dai nuovi ricavi. Grandi club come Celtic o Rangers o Ajax nei mercati dei media più piccoli hanno lottato per tenere il passo e trovato modi molto creativi per farlo. Penso che abbiano fatto molto bene, ma è sempre più difficile».

«Ovviamente vediamo crescere questa tensione all’interno del calcio europeo. La realtà è che la Premier League oggi è la Superlega. Il resto d’Europa deve trovare il modo di stare in piedi e competere in punta di piedi con il campionato inglese», ha sottolineato Gazidis a proposito dello strapotere del torneo.

«Allo stesso modo non credo sia salutare che la Juventus domini la Serie A per un decennio o più, stiamo vedendo quella tendenza in Francia, la stiamo vedendo anche in Germania. Non è salutare per la competizione», ha detto ancora il dirigente rossonero.

In chiusura, una battuta sulle strategie del club: «Siamo sulla strada giusta. E la base di tutto questo sono i giovani giocatori che si trasformano con il Milan in talenti di livello mondiale che poi alzano il livello della squadra, il che poi aumenta i nostri ricavi e ci consente di investire di più nella rosa per poterli trattenere. Sono molto ottimista su quello che faremo. E sono molto fiducioso che daremo qualcosa ai club, alla città e alla prossima generazione che li farà sentire orgogliosi essere milanesi».

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