Idoli calciatori
(Foto: Michael Kunkel/Bongarts/Getty Images)

«Benvenuto Maestro». Così Diego Armando Maradona accolse in campo Ricardo Bochini quando in una partita del Mondiale messicano del 1986, l’allenatore dell’Albiceleste Carlos Bilardo fece debuttare in una della kermesse iridata il trequartista dell’Independiente, a pochi minuti dalla fine, nella semifinale con il Belgio ormai conclusa a favore della Nazionale sudamericana.

Bochini, per quanto non giocasse nel Boca Juniors amato dal Diez, era sempre stato l’idolo assoluto del grande Diego, che quindi lo accolse con tutti gli onori del caso sul prato dello stadio messicano. Jorge Valdano, centravanti di quella Nazionale argentina, nonché leggenda del Real Madrid e grande scrittore di calcio, racconta in uno dei suoi libri la particolarità di Bochini.

Un giocatore che riteneva quasi “volgare” segnare un gol, considerando l’assist come arte più nobile del mondo del calcio. Se Bochini era il punto di riferimento di uno dei più grandi calciatori della storia, lo stesso Pibe de Oro è stato il mentore di un altro grandissimo: il brasiliano Ronaldinho. Lo racconta il quotidiano spagnolo Marca, in una carrellata sugli idoli di infanzia di alcuni dei migliori calciatori, attuali e del passato.

Tra questi, per esempio, il giovane Erling Haaland, che riconosce come idolo un insospettabile: l’ex attaccante Michu. Lo spagnolo giocò anche nel Napoli, e in una recente intervista ha parlato proprio del rapporto con il bomber norvegese: «È vero, quando giocavo allo Swansea mi taggava sui social, penso che lo facesse perchè vedeva in me quello che voleva essere, un ragazzo che faceva bene in Premier League».

A proposito di rapporti di stima tra grandissimi, Thierry Henry ha svelato in un’intervista qualche anno fa di essersi sempre ispirato a Marco Van Basten: «E’ sempre stato il mio giocatore preferito. Uno dei migliori attaccanti del mondo», le sue parole. Lo stesso ha detto Lionel Messi di Pablo Aimar, al quale rivolse parole di stima al momento del suo ritiro dal calcio giocato: «Si ritira un grande, uno dei miei idoli. Pablo Aimar ti auguro il meglio nella tua nuova vita. Grazie per tutto quello che hai fatto per noi con la tua magia».

Entrambi attaccanti, ma con caratteristiche ben diverse, Zlatan Ibrahimovic ha sempre raccontato che Ronaldo il “Fenomeno” è stato un suo idolo di gioventù: «Quando giocava tutti volevano copiarlo, il movimento, quello stacchetto, bam-bam. Aveva uno stile troppo elegante. Lui era quello che mi faceva stare davanti alla televisione a guardare la partita». Ronaldo che a sua volta era incantato da Zico, che in Italia vestì la maglia dell’Udinese.

Del resto gli idoli, a volte, sono anche una questione di sangue, come quello verdeoro di Dani Alves, che si è ispirato a Cafù, prendendone il posto sulla corsia di destra in Nazionale. O come Pelè: che tu sia universalmente riconosciuto come uno dei più forti calciatori della storia poco importa. Ci sarà sempre qualcuno a cui ispirarsi, come Zizinho, centrocampista offensivo nato negli anni ’20 e scomparso durante i primi anni 2000.

E ancora, restando al passato, Alfredo Di Stefano ha ispirato un grandissimo come Johan Cruijff. Un rapporto di stima molto particolare se consideriamo che i due calciatori sono stati bandiere di due squadre che coltivano da sempre una grande rivalità: Real Madrid e Barcellona. In chiusura, restando tra ex Blancos, impossibile non citare Zinedine Zidane, che disse di aver «imparato il controllo di palla» da Enzo Francescoli, il “Principe di Montevideo”, oppure Cristiano Ronaldo, che dall’alto della sua personalità ha sempre avuto belle parole nei confronti di Eusebio, un simbolo del suo Portogallo.

ISCRIVITI AD AMAZON PRIME VIDEO E PROVALO GRATIS PER 30 GIORNI. CLICCA QUI PER REGISTRARTI

IMPORTANTE: In qualità di Affiliato Amazon, Calcio e Finanza riceve un guadagno dagli acquisti idonei. Calcio e Finanza riceve una commissione per ogni utente, con diritto di usufruire del periodo gratuito di 30 giorni di Amazon Prime, che da www.calcioefinanza.it si iscrive a Prime attraverso PrimeVideo.com. Registrandoti ad Amazon Prime Video attraverso il precedente link puoi pertanto contribuire a sostenere il progetto editoriale di Calcio e Finanza. Grazie.

PrecedenteLa Serie A di rugby sbarca su Eleven
SuccessivoIl Real Madrid lancia il Santiago Bernabéu in versione Lego