L’orgoglio nazionale e la passione per il calcio potrebbero presto portare il Brasile a diventare un punto caldo per attività di M&A (Mergers and Acquisitions) nel 2022. Una nuova legge promulgata nell’agosto del 2021 – che istituisce anche criteri di monitoraggio e governance – consente ai club di creare quelle che vengono definite Sociedade Anonima do Futebol (SAF), e di vendere quote fino al 90% a investitori esterni.
Sebbene il Brasile sia il secondo più grande pubblico calcistico del mondo, i club dello Stato rappresentano solamente il 2% dei ricavi mondiali del calcio, ha detto a Mergermarket Amir Somoggi, partner della società di consulenza sportiva Sports Value. E con 10 campionati internazionali, 200 milioni di tifosi e club molto forti a livello di brand, l’industria calcistica brasiliana è «chiaramente un business poco sfruttato», ha affermato.
Due accordi recenti hanno coinvolto milioni di tifosi a Belo Horizonte e Rio de Janeiro, sedi di due club molto potenti come Cruzeiro e Botafogo. L’ex giocatore della nazionale e campione del Mondo 2002 Ronaldo ha acquisito il 90% del Cruzeiro SAF e ora cerca investitori per sostenere l’impegno da 70 milioni di dollari. La società vanta debiti per circa 193 milioni di dollari.
Il Botafogo, invece, ex club di Garrincha, compagno di squadra della leggenda Pelé, ha dato ai suoi tifosi due motivi per festeggiare: si è assicurato il ritorno in prima divisione e ha venduto il 90% della società all’investitore statunitense John Textor per 124 milioni di dollari. «È un momento favorevole per gli investitori» a causa della svalutazione della valuta locale, ha affermato Italo Miranda, partner della società Ondina Investimentos, che si sta avvicinando agli investitori che potrebbero essere interessati alle squadre di calcio brasiliane.
Tra questi – come dimostra l’operazione Botafogo – ci sono quelli statunitensi, che il calcio italiano ha imparato a conoscere grazie alle acquisizioni portate a termine negli ultimi anni. Dal Milan (Eliott) alla Roma (Pallotta e poi i Freidkin), dalla Fiorentina (Commisso) al più recente Genoa (777 Partners) sono tante le società italiane che hanno attirato investitori dagli USA, attratti dalla possibilità di sfruttare il potenziale inespresso del calcio italiano. E dalle ultimissime indiscrezione su una ormai prossima acquisizione dell’Atalanta da parte del fondo KKR.
Ora, il loro sguardo potrebbe volgere al Brasile, indicato come nuova terra di conquista e più appetibile per quanto riguarda le opportunità da sfruttare. Tra i club sotto osservazione ci sarebbe anche il Vasco da Gama (Rio de Janeiro), che ha bisogno di nuovi capitali dopo la sua quarta retrocessione in Serie B e deve ancora diventare una SAF. Proprio 777 Partners – già proprietario del Genoa in Serie A – starebbe cercando di acquisire il club.
Altri potenziali obiettivi sarebbero il Cuiaba, promosso in Serie A lo scorso anno, e il Clube Athletico Paranaense, campione in carica della Copa Sudamericana (l’equivalente della UEFA Europa League). Entrambi i club hanno adottato la struttura SAF. Per le squadre di calcio brasiliane, questa nuova legge potrebbe essere l’occasione per reinventarsi, ha detto Lisa Worcman, avvocato dello studio legale di San Paolo Mattos Filho.
ISCRIVITI AD AMAZON PRIME VIDEO E PROVALO GRATIS PER 30 GIORNI. CLICCA QUI PER REGISTRARTI
IMPORTANTE: In qualità di Affiliato Amazon, Calcio e Finanza riceve un guadagno dagli acquisti idonei. Calcio e Finanza riceve una commissione per ogni utente, con diritto di usufruire del periodo gratuito di 30 giorni di Amazon Prime, che da www.calcioefinanza.it si iscrive a Prime attraverso PrimeVideo.com. Registrandoti ad Amazon Prime Video attraverso il precedente link puoi pertanto contribuire a sostenere il progetto editoriale di Calcio e Finanza. Grazie.