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Esultanza dei giocatori dell'Atalanta (Foto: Emilio Andreoli/Getty Images)

L’Atalanta si prepara diventare statunitense. E’ notizia di ieri quella secondo la quale il club bergamasco sarà ceduto a investitori dagli USA. Una trattativa avviata già un paio di mesi fa, che ha avuto un’importante accelerazione negli ultimi venti giorni. Secondo quanto ha appurato Calcio e Finanza nella serata di ieri ad essere cedute saranno quote del 55%, per un affare che sarebbe ormai imminente.

La gestione della società sarà ancora saldamente nelle mani della famiglia Percassi. Agli attuali azionisti di maggioranza resterà il 45% del pacchetto. In queste ore decisive i patti di riservatezza (con ingenti penali) hanno imposto un silenzio assoluto sulle cifre della trattativa, ma si può ipotizzare che l’accordo avvenga sulla base di una valutazione complessiva del club oscillante fra i 400 e i 500 milioni di euro.

Per quanto riguarda chi acquisterà il 55% delle quote societarie, nella giornata di ieri era filtrato il nome di KKR – già accostato a TIM in Italia –, ma il fondo ha smentito di essere interessato all’affare. Ora la nuova strada porterebbe a imprenditori legati al fondo statunitense Bain Capital, che però investiranno in prima persona nell’acquisizione delle quote dell’Atalanta.

In particolare, secondo Il Sole 24 Ore, il nome del nuovo principale partner della famiglia Percassi sarebbe quello di Stephen Pagliuca, noto per essere presidente proprio di Bain Capital. Ma lo stesso Pagliuca possiede importanti attività in ambito sportivo, in quanto co-proprietario di una delle più importanti franchigie di NBA, i Boston Celtics (tra gli altri co-proprietari anche l’ex patron della Roma James Pallotta). Pagliuca, che investirebbe a titolo personale, sarebbe il nome principale della cordata americana, composta da altri investitori di New York, che si suddividerà la quota messa in vendita dalla famiglia Percassi.

Le discussioni con gli investitori statunitensi, come detto, vanno avanti da un po’ di tempo: la famiglia Percassi è aiutata nelle trattative dalla banca d’affari americana Bofa Merrill Lynch, che avrebbe individuato i potenziali compratori d’Oltreoceano. Una parte importante del progetto sarebbe anche di tipo immobiliare con lo sviluppo dello stadio, che l’Atalanta ha già di sua proprietà.

Lo stesso fondo Bain Capital – che non sarebbe però direttamente coinvolto – da tempo ha acceso i suoi radar sul mondo del calcio italiano. Anni fa si era ipotizzata una trattativa di Bain Capital con Massimo Cellino per entrare nel Cagliari e più recentemente il fondo era stato indicato come concorrente di CVC Capital Partners per rilevare il 10% della Lega Serie A.

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