udinese bilancio 2021
Tifosi dell'Udinese alla Dacia Arena (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

L’Udinese chiude il bilancio al 30 giugno 2021 con un rosso pari a 36,8 milioni di euro, dopo aver chiuso in perdita anche l’esercizio al 30 giugno 2020 per 10 milioni. Il fatturato della società bianconera è stato pari a 107,7 milioni, anche considerando lo spostamento di una parte dei ricavi della stagione 2019/20 nell’esercizio 2020/21 (visto che il campionato 2019/20, dopo lo stop per la pandemia, si è concluso a luglio 2020), mentre i costi sono saliti oltre quota 136 milioni.

Udinese bilancio 2021, i ricavi

Complessivamente, l’Udinese nella stagione 2020/21 ha registrato 107,7 milioni di euro di ricavi, rispetto ai 67,7 milioni del 2019/20. La voce più corposa è quella relativa ai diritti tv, pari a 52,9 milioni di euro (30,4 milioni nel bilancio precedente), mentre le plusvalenze sono passate da 16,1 a 28,9 milioni, con altri proventi dalla gestione dei calciatori pari a 11,3 milioni (3,9 milioni nel 2019/20).

I ricavi voce per voce:

  • Ricavi da gara: 108mila euro (5,4 milioni di euro nel 2019/20);
  • Ricavi da sponsor, pubblicità e commerciali: 9,5 milioni (6,2 milioni nel 2019/20);
  • Ricavi da diritti tv: 52,9 milioni (30,4 milioni nel 2019/20);
  • Ricavi da gestione calciatori: 36,8 milioni di cui 28,8 milioni da plusvalenze (19,5 milioni di cui 16,1 di plusvalenze nel 2019/20);
  • Altri ricavi: 8,2 milioni (5,8 milioni nel 2019/20)
  • TOTALE: 107,7 milioni (67,7 milioni nel 2019/20).

Udinese bilancio 2021, i costi

I costi a bilancio per l’Udinese sono saliti a 136,2 milioni, rispetto ai 76 milioni del bilancio 2020, anche per lo spostamento di una parte dei costi legata allo slittamento del campionato 2019/20 a luglio. Nel dettaglio, la maggior parte dei costi è legata agli ammortamenti: nel 2020/21 il club friulano ha registrato ammortamenti per complessivi 56,4 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 25 milioni del 2019/20 soprattutto a causa della decisione, nel precedente bilancio, di rivalutare non solo il marchio ma anche il parco giocatori. La rivalutazione, anche alla luce della scelta dell’Udinese di utilizzare gli ammortamenti con quote decrescenti, ha portato alla crescita dei costi nonostante la società abbia usufruito della possibilità di sospendere una parte di ammortamenti (prevista da uno dei Decreti del Governo per l’emergenza Covid) che sarà spalmato sui prossimi esercizi. Tra gli altri costi, i costi per il personale sono stati pari pari a 50 milioni di cui 47 milioni per salari e stipendi, rispetto ai 29 milioni complessivi di cui 27 milioni per salari e stipendi del 2020. Di fatto, quindi, i soli costi per il personale e gli ammortamenti sono stati superiori all’intero fatturato nel corso della stagione 2020/21.

I costi voce per voce:

  • Costi per servizi: 19,1 milioni (15,4 milioni nel 2019/20);
  • Costi per il personale: 50 milioni di cui 47 milioni per salari e stipendi (29,1 milioni di cui 27 milioni per salari e stipendi nel 2019/20);
  • Ammortamenti e svalutazioni: 57,5 milioni (26,2 milioni nel 2019/20);
  • Altri costi: 9,4 milioni (5,1 milioni nel 2019/20);
  • TOTALE: 136,2 milioni (76 milioni nel 2019/20).

Udinese bilancio 2021, risultato, debiti e patrimonio netto

La differenza tra fatturato e costi è stata così pari a -28,3 milioni, rispetto al -8,5 milioni del 2019/20. Il risultato ante imposte è stato negativo per 30,5 milioni, rispetto al -11,7 milioni del 2019/20, mentre il risultato netto è stato negativo per 36,8 milioni contro il rosso di 10 milioni del 2019/20.

Una perdita coperta di fatto dalla riserva di valutazione da 226 milioni creata nell’esercizio scorso e legata alla rivalutazione degli asset a bilancio (giocatori, stadio e marchio): il patrimonio netto al 30 giugno 2021 è così positivo per 196,2 milioni di euro, in calo dai 233,1 milioni del 30 giugno 2020 ma notevolmente più alto dei 17 milioni di patrimonio netto al 30 giugno 2019, ultimo dato pre-rivalutazione.

I debiti al 30 giugno 2021 erano pari a complessivi 164,8 milioni di euro, contro i 101,8 milioni al 30 giugno 2020: di questi, circa 27,5 milioni sono legati ai debiti con società satellite (il Watford, di proprietà degli stessi Pozzo), con 61 milioni di debiti finanziari verso banche (tra cui un prestito da 15 milioni con garanzie statali Sace) e per obbligazioni. La posizione finanziaria netta era negativa per 8 milioni, in miglioramento rispetto al -19 milioni al 30 giugno 2020, grazie in particolare a liquidità in cassa per 53,2 milioni.

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