Il Giurì, l’organo giudicante dell’istituto dell’autodisciplina pubblicitaria, ha bloccato gli spot televisivi della compagnia telefonica Iliad sull’offerta in fibra dell’operatore in quanto «comunicazione commerciale ingannevole».
La segnalazione era stata fatta da un’altra compagnia telefonica, la concorrente Wind, e chiedeva di giudicare il messaggio: «Nasce Iliad box, la fibra chiara e tonda con velocità fino a 5 gigabyte al secondo complessivi. Per gli utenti mobile Iliad, a 15 euro e 99». Una pubblicità recante dunque l’offerta per i gia clienti mobile.
Il Giurì, «esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che le comunicazioni commerciali esaminate sono in contrasto con l’art. 2 CA nei limiti di cui in motivazione e ne ordina la cessazione». Non si è fatta attendere la risposta di Iliad, con l’azienda che si è detta sorpresa da parte sue per la decisione.
«Siamo molto sorpresi dall’intervento del Giurì in seguito all’istanza presentata da un nostro concorrente, dal momento che come sempre comunichiamo le caratteristiche delle nostre offerte con la massima trasparenza. Aspettiamo di conoscere le motivazioni di questa disposizione per comprenderla e valutare eventuali azioni», il commento della compagnia.
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