«Se lo sport può essere portatore di pace? Lo è sempre stato, lo dice la storia. Ho visto che l’Ucraina ha sospeso i suoi campionati e questo non è bel segnale, né un bel messaggio. L’auspicio è che lo sport e in modo particolare il calcio, possa ancora una volta dimostrare quanto sia fondamentale la sua forza dirompente per essere collante tra i popoli e per riuscire ad abbattere le barriere e diffondere la pace».
Così si è espresso il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina, a margine della presentazione delle date romane del musical “La Divina Commedia” prodotto dalla Mic Musical International Company, società del Gruppo Gravina.
Da membro del comitato esecutivo della UEFA, il numero uno del calcio italiano ha anche specificato la sua posizione riguardo al rischio di cambiare la sede della finale di Champions League, prevista a San Pietroburgo. Nei giorni scorsi si è parlato a più riprese dell’opportunità di cambiare la sede dell’evento a causa dei fatti più recenti.
«I rischi non sono valutabili, il messaggio politico richiede una riflessione approfondita e il presidente della UEFA Aleksander Ceferin esclude al momento ipotesi di spostamento. Sarà il comitato esecutivo, convocato per domani, a valutare una decisione definitiva», ha aggiunto il presidente della Federcalcio.
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