Sullo stadio «la mia unica paura è di rimanere con il cerino in mano che si chiama San Siro. Se le società dovessero andare da un’altra parte sarebbe un grande problema». E’ questa la preoccupazione del sindaco di Milano Giuseppe Sala in relazione al dialogo con il consigliere comunale Luca Bernardo, che si è tenuto a Palazzo Marino.
«Io non ravviso motivi per non fare il dibattito pubblico perché in ogni caso il sistema in questo momento è comunque bloccato. Può non essere male fare un dibattito, ma le società hanno una pazienza che rischia di esaurirsi», ha aggiunto ancora Sala a proposito del tema del nuovo stadio cittadino.
Ad ogni modo «non so quando ci sarà una commissione ad hoc, ma confermo la disponibilità a partecipare». Sulla necessità di un nuovo impianto Sala ha spiegato che «il sistema calcio non è sostenibile da tempo. La pandemia ha peggiorato i conti delle società».
Il sindaco ha invitato tutti a riflettere, per esempio, sul tema dei diritti tv: «Mesi fa si parlava della Superlega, idea poco democratica, ma una specie di Superlega in Europa c’è già, ossia la Premier che ottiene circa 4 miliardi di euro all’anno dai diritti tv. La Liga 2 miliardi, la Bundesliga più della serie A, che prende un miliardo, poco di più della Ligue 1».
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