«Tutti all’Everton rimangono scioccati e rattristati dagli eventi spaventosi che si stanno svolgendo in Ucraina. Questa tragica situazione deve finire al più presto e ogni ulteriore perdita di vite umane deve essere evitata. I giocatori, lo staff tecnico e tutti coloro che lavorano all’Everton stanno fornendo pieno supporto al nostro giocatore Vitalii Mykolenko e alla sua famiglia e continueranno a farlo».
Così il club di Liverpool, attraverso un comunicato ufficiale, si è espresso sul conflitto attualmente in corso tra Russia e Ucraina, annunciando anche «di aver sospeso con effetto immediato tutti gli accordi di sponsorizzazione commerciale con le società russe USM, Megafon e Yota». Si tratta di società che appartengono al miliardario russo Alisher Usmanov, già noto nel mondo del calcio per essere stato uno dei principali azionisti dell’Arsenal fino al 2018.
Martedì il club inglese era stato esortato in parlamento a porre fine a tutti i legami con Usmanov, che ha visto i suoi beni congelati dall’Unione europea a causa degli stretti legami con Vladimir Putin. Il deputato laburista Chris Bryant aveva dichiarato: «Alisher Usmanov è già stato sanzionato dall’Ue ma non ancora dal Regno Unito, ma sospetto che sarà presto nella lista del Regno Unito e l’Everton dovrebbe tagliare i legami con lui».
Se i rapporti in termini di sponsorizzazione vengono dunque colpiti, più complicato è il tema della proprietà del club inglese. L’azionista di maggioranza, infatti, è il britannico-iraniano Farhad Moshiri, che allo stesso tempo è presidente della USM Holdings fondata proprio da Usmanov. Il supporto finanziario russo è considerato cruciale per i piani della società, a cominciare dal finanziamento del nuovo stadio da 500 milioni di sterline a Bramley-Moore Dock.
Nel 2020 la società di Usmanov ha pagato 30 milioni di sterline per assicurarsi l’opzione sui naming rights per la nuova casa da 53.000 posti dell’Everton, mentre già versava 6 milioni di sterline a stagione per sponsorizzare il campo di allenamento di Finch Farm. Secondo quanto svelato dal Times, Usmanov sarebbe diventato una figura così centrale nel club da essere stato persino coinvolto nella nomina dei dirigenti.
A seguito dell’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, Usmanov è stato nominato dal Consiglio dell’Ue in un elenco di 26 persone soggette a sanzioni. Oltre al congelamento dei suoi beni nell’Unione europea, a Usmanov sarà vietato viaggiare attraverso il territorio dell’Unione e le restrizioni includono il «divieto di mettere a disposizione fondi».
In una dichiarazione a The Times, anche la parlamentare laburista Margaret Hodge aveva chiesto all’Everton di agire rapidamente. «Alisher Usmanov è un oligarca miliardario che potrebbe avere stretti legami con il governo russo. Proprio come Londra è diventata la casa del denaro sporco negli ultimi decenni, il calcio si è arricchito grazie al denaro straniero. Ma ora, sulla scia della barbara invasione dell’Ucraina, basta. Dobbiamo cacciare dal calcio i soldi legati alla Russia. Mi aspetto pienamente che l’Everton faccia la cosa giusta e tronchi tutti i legami con Usmanov».
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