Stellantis auto elettriche
(foto: Stellantis)

Focus sui marchi luxury e premium per gli stabilimenti italiani di Stellantis. E’ questa – secondo Il Sole 24 Ore – la strategia del gruppo per gli impianti del Paese, che dovrebbero puntare su Maserati, Alfa Romeo e Lancia, accanto a DS. Tre dei quattro brand arrivano in dote dal patrimonio FCA e, almeno per Maserati e Alfa Romeo, hanno un indiscusso radicamento industriale in Italia.

La strategia definita dal CEO di Stellantis Tavares, ovvero ricavi dei marchi premium e luxury moltiplicati per 4 entro il 2030 con conseguente redditività aumentata di cinque volte, potrebbe avere conseguenze positive per gli stabilimenti italiani. La volontà è quella di garantire che il 100% delle vendite di auto in questa fascia sarà per modelli elettrici da qui al 2030, volontà che mette in primo piano l’impegno dei vertici di Stellantis di assegnare al polo di Torino la piattaforma Folgore per lo sviluppo e la produzione di tutti i nuovi modelli elettrici del Tridente.

Le indicazioni di Tavares, però, lasciano dubbi e incertezze sul futuro degli stabilimenti italiani, come la capacità produttiva per circa un milione e mezzo di autoveicoli a fronte di una produzione che oscilla tra le 700mila e il mezzo milione di unità.

L’Italia resterà il punto di riferimento per lo sviluppo della gamma elettrica di Maserati, mentre, va ancora definito lo schema di sviluppo per Alfa Romeo e Lancia in base a due elementi. Il primo è legato al fatto che la Ypsilon, unico modello Lancia attualmente sul mercato, è prodotta in Polonia e dunque il futuro rilancio del marchio potrebbe prescindere dagli stabilimenti italiani. Più complesso il tema Alfa Romeo, storicamente prodotta in fabbriche italiane ma che nei prossimi mesi vedrà la produzione del nuovo sub in Polonia.

ISCRIVITI AD AMAZON PRIME VIDEO E PROVALO GRATIS PER 30 GIORNI. CLICCA QUI PER REGISTRARTI

IMPORTANTE: In qualità di Affiliato Amazon, Calcio e Finanza riceve un guadagno dagli acquisti idonei. Calcio e Finanza riceve una commissione per ogni utente, con diritto di usufruire del periodo gratuito di 30 giorni di Amazon Prime, che da www.calcioefinanza.it si iscrive a Prime attraverso PrimeVideo.com. Registrandoti ad Amazon Prime Video attraverso il precedente link puoi pertanto contribuire a sostenere il progetto editoriale di Calcio e Finanza. Grazie.

PrecedenteSanzioni e Swift: gli effetti su mercati, banche e commerci
SuccessivoVerstappen da record in F1: il nuovo stipendio del pilota