Dibattito pubblico San Siro
Il progetto di Populous per il nuovo San Siro

Uno spazio di 1,5 milioni di metri quadri nel Comune di Sesto San Giovanni. Un territorio che fino agli anni ’90 era occupato dalle acciaierie Falck e che, dalla chiusura degli stabilimenti, è rimasto vuoto e inutilizzato. Nella giornata di ieri sono partiti i lavori per gli scavi nell’area industriale. «Una giornata storica», afferma il sindaco del Comune adiacente a Milano, Roberto Di Stefano, «che apre una nuova era di trasformazioni significative con la più ampia rigenerazione urbana d’Europa».

E’ lo stesso sindaco ad aprire alla possibilità che lo stadio di Milan e Inter, dopo le polemiche degli ultimi giorni, si sposti da San Siro per approdare proprio a Sesto: «Le due società devono solo bussare alla mia porta, non aspetto altro. L’amministrazione comunale, come noto, ha già dato la propria disponibilità. Sarebbe una vera operazione di sistema, dimostrando l’esistenza della città metropolitana. La milanocentricità è un’idea da superare», spiega a Libero il primo cittadino di Sesto San Giovanni.

Il nuovo quartiere Unione Zero accoglierà la città della salute e della ricerca, il nuovo Campus universitario dell’Ospedale San Raffaele, uffici, residenze, locali commerciali e parchi. In città arriveranno 3.500 posti di lavoro legati al distretto della salute; 4.800 posti di lavoro tra uffici e attività commerciali; 700 posti letto per studenti; 1.000 posti letto ospedalieri; oltre 10mila nuovi alberi: 15 chilometri piste ciclopedonali.

«Lo spazio per realizzare l’impianto c’è, e i tempi per i lavori sarebbero decisamente più veloci rispetto a Milano, contrariamente a quanto sostenuto da molti. Ma serve essere d’accordo in tre (Comune, società sportive e proprietà dell’area, ndr), altrimenti restiamo alle buone intenzioni. Noi siamo pronti», dice ancora il sindaco Di Stefano.

Anche il Comune lo è. Metro e treno, con le fermate attuali e quelle di prossima apertura, garantirebbero i collegamenti con Milano, in modo da non appesantire ulteriormente il traffico. Ma anche per chi dovesse muoversi in auto non sarebbe un problema. I lavori all’interno dell’ex area Falck prevedono un consistente numero di parcheggi.

Tutti i cantieri previsti si concluderanno dopo il 2032, mentre nel 2025 saranno ultimati e messi a disposizione della collettività il primo lotto privato (Unione 0) e la Città della Salute e della Ricerca. In quello stesso arco di tempo potrebbe essere realizzato lo stadio. «Il tema è la volontà delle due società, a San Siro l’intervento viene realizzato su suolo pubblico, mentre a Sesto il terreno è di un privato», conclude Di Stefano.

Nei giorni scorsi l’AD corporate dell’Inter Alessandro Antonello aveva lanciato l’allarme: i tempi si stanno allungando e con il dibattito pubblico sarebbero ancora più rallentati. Da qui l’idea di Milan e Inter di guardare anche altrove. Resta da capire se sia una volontà concreta o soltanto il modo per mettere all’angolo il sindaco Sala, a sua volta preoccupato di trovarsi in mano un Meazza “vuoto”.

ISCRIVITI AD AMAZON PRIME VIDEO E PROVALO GRATIS PER 30 GIORNI. CLICCA QUI PER REGISTRARTI

IMPORTANTE: In qualità di Affiliato Amazon, Calcio e Finanza riceve un guadagno dagli acquisti idonei. Calcio e Finanza riceve una commissione per ogni utente, con diritto di usufruire del periodo gratuito di 30 giorni di Amazon Prime, che da www.calcioefinanza.it si iscrive a Prime attraverso PrimeVideo.com. Registrandoti ad Amazon Prime Video attraverso il precedente link puoi pertanto contribuire a sostenere il progetto editoriale di Calcio e Finanza. Grazie.

PrecedenteTIM in rosso di 8,7 mld: per DAZN accantonati 540 mln
SuccessivoTIM: «Non solo pirateria: perché l’accordo con DAZN non funziona»