Amplia il calo Piazza Affari nel nono giorno di guerra tra Russia e Ucraina. L’indice Ftse Mib cede il 5% a 22.756 punti, lasciando sul campo il 12,32% dallo scorso 24 febbraio, giorno del primo attacco russo.
Sotto pressione soprattutto TIM, sempre più in caduta libera in Borsa, con il prezzo sceso a un minimo di 0,2458 euro: dopo alcune interruzioni gli scambi sono ora ripresi con un calo del 15,3% a 0,25 euro. Tra gli altri titolo, soffrono anche Unicredit (-9,1%), Bper (-8,45%), Unipol (-7,04%) e Stellantis (-7%). Tensione anche su Intesa Sanpaolo (-6,2%) e Banco Bpm (-6,13%), con lo spread tra Btp e Bund tedeschi in rialzo a 160 punti e il rendimento annuo italiano in calo di 0,7 punti all’1,561%.
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