Scaroni ministro Meloni
Il presidente del Milan Paolo Scaroni (Foto: imagoeconomica)

«C’è la possibilità che dovremo abbassare le temperature delle nostre case per decreto». Lo ha detto Paolo Scaroni, presidente del Milan e deputy chairman di Banca Rothschild nonché ex amministratore delegato di Enel ed Eni, nella puntata di “Restart-L’Italia ricomincia da te” in onda stasera alle 23,30 su Rai2.

«Le forniture alle aziende che consumano molto gas – ha aggiunto Scaroni – potrebbero essere ridotte, e abbassando le temperature di due gradi nelle nostre case risparmieremmo tre miliardi di metri cubi, c’è il rischio di doverlo fare obbligatoriamente».

Secondo Scaroni oggi ci troviamo in stato di necessità e di dipendenza energetica anche per le scelte degli italiani che si sono opposti a tutto. «Non imputo alla politica i ritardi ma agli italiani che si sono opposti a tutto, ogni volta che si è cercato di fare rigassificatore si sono opposti. Fare le le leggi quando c’è la folla in piazza è complicato, lo abbiamo visto con la Tav e la Tap. I concittadini si devono rendere conto che senza infrastrutture abbiamo problemi gravi».

«Mi auguro che le sanzioni economiche non tocchino l’energia. Importiamo dalla Russia trenta miliardi di metri cubi di gas all’anno, credo che potremo rimpiazzarne quindici, gli altri non so dove potremmo prenderli a breve termine, sono preoccupato per il prossimo inverno», ha spiegato.

Sull’eventualità di una chiusura dei rubinetti da parte della Russia Scaroni ha detto: «Sono ottimista, non credo che lo farà, perchè il gas è stato linfa vitale per i rapporti tra Russia e Europa per anni. E se l’Europa si attrezzerà sarà poi difficile tornare indietro».

Scaroni ha sottolineato che «oggi il prezzo del gas è 14 volte più alto rispetto a un anno fa, immagino che sia destinato a scendere, ma se interrompiamo le forniture invece il prezzo salirà ancora».

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