La Federcalcio italiana ha annunciato oggi una nuova partnership con la tedesca Adidas. Il produttore di abbigliamento sportivo andrà a sostituire la rivale, anche essa tedesca, Puma e produrrà le divise da gioco per la Nazionale di calcio a partire dal 2023. L’ultima grande competizione in cui Puma vestirà gli Azzurri sarà – in caso di qualificazione – il Mondiale in Qatar di fine anno.
Quella di Adidas con l’Italia non è una prima volta. Il brand fu il primo a vestire gli Azzurri quando le sponsorizzazioni tecniche iniziarono a prendere piede nel 1974. In realtà le divise restarono sostanzialmente invariate rispetto agli anni precedenti: né il fiore né le tre strisce simbolo dell’azienda comparvero mai sulle maglie. La tripla striscia bianca era però presente sui calzettoni.
Ad eccezione delle divise, invece, il logo del fornitore ufficiale era invece ben visibile sull’abbigliamento tecnico della Nazionale. Gli Azzurri erano così griffati Adidas fra tute e materiale tecnico. La partnership proseguì anche con il Mondiale del 1978, prima che si concludesse per fare spazio all’intesa con Le Coq Sportif.
Il brand francese vestì la Nazionale agli Europei del 1980 e del 1984, con la splendida parentesi del 1982, quando la squadra guidata da Bearzot si laureò Campione del Mondo in finale contro la Germania Ovest, grazie alle reti di Paolo Rossi, Marco Tardelli e Alessandro “Spillo” Altobelli.
La prima collaborazione con un’azienda italiana risale al 1985, quando prese il via il lungo sodalizio con Diadora, che si concluse nel 1994, quando subentrò Nike. L’azienda statunitense rimase per cinque anni, prima di fare posto a un’altra società italiana: Kappa. Nel 1999, con le prime maglie firmate Kappa, per la prima volta nella storia della Nazionale il logo dello sponsor tecnico comparve sulle maglie.
Dal 2003 e fino ad oggi – per un rapporto quasi ventennale – il produttore tecnico dell’Italia è stato Puma. Con l’azienda tedesca gli Azzurri si sono laureati Campioni del Mondo nel 2006, in Germania e sotto la guida di Marcello Lippi, e Campioni d’Europa nel 2021, quando con Roberto Mancini è stata sconfitta l’Inghilterra nella finale di Wembley.
Ora la chiusura del cerchio, con il ritorno ad Adidas, per una collaborazione che per Gravina «rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di crescita del nostro appeal commerciale e rafforza il processo di sviluppo del nostro brand sia in Italia che all’estero. La passione e l’entusiasmo che abbiamo riscontrato in Adidas sono gli stessi che la Federazione Italiana profonde ogni giorno nella valorizzazione di tutte le Nazionali Azzurre e del calcio italiano, a ogni livello».
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