Abramovich negoziati Russia Ucraina
Roman Abramovich (Insidefoto)

C’è anche il miliardario russo e proprietario del Chelsea, Roman Abramovich tra i nuovi nomi inseriti nella lista, stilata dal governo britannico, dei russi sotto sanzioni ed i cui asset sono di conseguenza congelati. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, precisando che all’oligarca sarà proibito effettuare transazioni e viaggiare nel Paese. Oltre ad Abramovich, il Regno Unito ha inserito nella lista nera altri sei individui tra cui Alexei Miller, Andrei Kostin e Nikolai Tokarev.

Il Chelsea potrà continuare ad operare come società calcistica grazie a una licenza concessa dal governo britannico, che consentirà di svolgere le partite, pagare il personale e per i tifosi che hanno già acquistato i biglietti di assistere alle gare (ma non potrà vendere ulteriori biglietti per le partite successive, almeno al momento). L’obiettivo del governo è quello di lavorare con Premier League e club per continuare a giocare, ma allo stesso tempo assicurare che le sanzioni vengano applicate.

Inoltre, però, non potrà vendere prodotti legati al merchandising e, soprattutto, non saranno permesse operazioni di calciomercato né nuovi contratti, situazione che blocca così anche il mercato sia in entrata che in uscita: da questo punto di vista, quindi, i contratti in scadenza (come quello di Rudiger, su cui c’è l’interesse di diversi club tra cui la Juventus) non potranno essere rinnovati, ma non potranno nemmeno essere ceduti giocatori attualmente sotto contratto.

Servirà anche un permesso speciale del governo per la vendita del club, che ad oggi è così bloccata. Ma Abramovich non potrà ricevere nessuna cifra dalla cessione della società, né direttamente né indirettamente.

“Dato l’impatto significativo che le sanzioni di oggi avrebbero sulla squadra di calcio del Chelsea e i potenziali effetti a catena di ciò, il governo ha pubblicato questa mattina una licenza che autorizza a prosegire una serie di attività legate al calcio per il Chelsea. Ciò include le autorizzazioni per il club a continuare a giocare partite e altre attività legate al calcio che a loro volta proteggeranno la Premier League, la più ampia piramide calcistica, i fan fedeli e altri club. Questa licenza consentirà solo alcune azioni nominate esplicitamente per garantire che l’individuo designato non sia in grado di aggirare le sanzioni del Regno Unito. La licenza sarà costantemente rivista e lavoreremo a stretto contatto con le autorità calcistiche”, ha spiegato il governo inglese.

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