Con il nuovo indice di liquidità almeno tre club rischierebbero di restare esclusi dal prossimo campionato di Serie A. Per questo motivo, il neo presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini ha inviato una lettera al numero uno della FIGC Gabriele Gravina, massimo promotore della riforma e dei nuovi paletti.
Nella missiva, spiega La Gazzetta dello Sport, Casini ha invitato a non fare scelte affrettate e avviare nuovi colloqui e trattative. Inoltre, si chiede di rimandare alcuni punti decisivi come le licenze nazionali della prossima stagione sportiva e le modifiche da apportare allo statuto della Lega serie A, all’ordine del giorno del Consiglio Federale previsto per oggi alle 11.
Casini, in particolare, chiede «tempo e ulteriori approfondimenti, in uno spirito di leale collaborazione tra la Federazione e la Lega Serie A». Sul tema delle licenze, pur condividendo l’intento di realizzare modelli di gestione di società economicamente più sani e finanziariamente più sostenibili, chiede di tener conto delle conseguenze della pandemia.
Gravina, al contrario, vuole andare avanti con il suo programma pluriennale per mettere in sicurezza il calcio italiano, limitando l’indebitamento delle società. Da qui l’idea di un indice di liquidità vincolante per l’iscrizione al prossimo campionato fissato a 0,7. Nel 2021/22 l’indicatore era passato da 0,8 a 0,6 e non era vincolante per l’iscrizione. Una scelta dettata dagli effetti che la pandemia ha avuto sull’economia dei club.
La FIGC sembrerebbe essere disposta a ragionarci, magari abbassando l’indice a 0,6, o comunque una soglia ponderata che tenga conto della crisi e della totale assenza di ristori. Un altro tema su cui è stato chiesto tempo è l’adeguamento ai principi informatori dello Statuto della Lega di A, presentato ieri dal commissario ad acta Terracciano.
Infine, sulla capienza degli stadi, ieri Gravina ha inviato alla Sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali la richiesta di deroga per avere il 100% della capienza nel match dei playoff per il Mondiale tra Italia e Macedonia del Nord, in programma il 24 marzo a Palermo. Dopo l’ok di due giorni fa del ministro della Salute Speranza e vista la posizione della Vezzali, si completa così il percorso formale per tornare ad avere uno stadio pieno, con l’idea che lo stesso accada al più presto per tutti gli altri impianti sportivi all’aperto.