Massimiliano Allegri (Photo by Getty Images)

Per il terzo anno consecutivo, l’avventura europa della Juventus non va oltre l’ostacolo degli ottavi di finale in Champions League. Dopo la finale della stagione 2016/17, il club bianconero non è mai andato oltre i quarti, centrati per l’ultima volta nel 2018/19 quando Chiellini e compagni non riuscirono a superare l’Ajax, venendo sconfitti per 2-1 a Torino dopo aver pareggiato per 1-1 l’andata. Un pareggio e una sconfitta, proprio come contro il Villarreal, ma il 3-0 subito dagli spagnoli ieri allo Stadium è stato decisamente più pesante. Con un impatto comunque rilevante anche sui conti.

La Juventus, come spiegato dallo stesso club bianconero nei documenti legati all’aumento di capitale, aveva previsto di chiudere il bilancio al 30 giugno 2022 “in significativa perdita, che potrà essere minore o maggiore di quella registrata nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2021, tenuto conto di eventi aleatori, quali le performance della Prima Squadra nelle principali competizioni sportive nazionali e internazionali e, in particolare, nella UEFA Champions League) e i risultati derivanti dalla gestione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori”. Il club bianconero, anche nei suoi piani di sviluppo, prevede annualmente come risultato minimo la qualificazione agli ottavi di finale di Champions, ma ogni turno in più superato dalla squadra in campo permette di far salire i ricavi in maniera importante e ridurre così anche la perdita.

Tra l’eliminazione agli ottavi e il passaggio ai quarti di finale, infatti, ballano 12 milioni circa solo legati ai premi garantiti dall’Uefa. Il tutto senza considerare un ulteriore incasso dal botteghino: considerando che con la capienza al 75% contro il Villarreal l’incasso è stato di 2,3 milioni e che con la capienza al 50% contro il Chelsea nei gironi l’incasso era stato di 2 milioni, la stima è che una ulteriore sfida allo Stadium nei quarti con l’impianto al 100% sarebbe potuta valere tra i 3,5 e i 4 milioni di euro di incasso, per un totale di oltre 15 milioni. Ai quali va aggiunto anche il potenziale impatto di alcuni bonus: Adidas, ad esempio, prevede “incentivi e premi legati alla performance di Juventus per un importo complessivo variabile annuo fino a Euro 3,75 milioni”.

Tornando ai soli premi Champions, la Juventus in questa stagione dovrebbe incassare intorno a 78,7 milioni di euro (al lordo di ulteriori trattenute legate alle riduzioni Covid che l’Uefa dovrebbe stimare al termine della stagione): negli ultimi 5 anni, solo nel 2019/20 la Juventus aveva incassato di meno. E si tratta di cifre che pesano, visto che i diritti tv versati dall’Uefa valgono circa il 20% del fatturato netto della società bianconera.

Stagione Ricavi Champions
2017/18 80,0
2018/19 95,6
2019/20 77,1
2020/21 88,4
2021/22 78,7
Dati in milioni di euro

 

Il rischio, con la precoce eliminazione agli ottavi di finale, è che la perdita della Juventus al termine della stagione, a meno di cessioni effettuate tra la fine della stagione e il 30 giugno 2022, possa avvicinarsi al -209,9 milioni della passata stagione, considerando non solo il rosso di -119 nei dati al 31 dicembre 2021 presentati nelle scorse settimane dal club bianconero ma anche gli investimenti del mercato di gennaio soprattutto per l’acquisto di Vlahovic per 70 milioni di euro (solo parzialmente ripagati tramite le cessioni). Il tutto mentre il titolo in Borsa oggi ha perso oltre il 7%, con la capitalizzazione scesa oltre gli 800 milioni.

Stagione Risultato netto a bilancio
2017/18 -19,2
2018/19 -39,9
2019/20 -89,7
2020/21 -209,9
2021/22 -119 (*)
*bilancio semestrale al 31 dicembre 2021

 

A rendere ancora più cocente l’eliminazione, poi, c’è anche il confronto diretto con il Villarreal in termini economici. Il club spagnolo ha chiuso il bilancio 2020/21 con ricavi netti per 124 milioni di euro, costo allargato della rosa pari a circa 107 milioni di euro tra stipendi e ammortamenti e un rosso di 14,2 milioni. Nel bilancio preventivo per la stagione 2021/22, la società iberica aveva invece indicato ricavi netti per 127,7 milioni, con costi della rosa per circa 106,5 milioni di euro.

Il confronto con la Juventus è impari anche guardando ai soli dati del primo semestre del club bianconero, in cui la società torinese ha registrato 217,7 milioni in ricavi al netto del player trading, con un costo allargato della rosa per circa 250 milioni tra stipendi e ammortamenti.

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Classe 1990, giornalista.

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