Milan e Inter hanno detto sì: il dibattito pubblico sul nuovo stadio di San Siro può prendere il via. Lo hanno scritto i club al Comune di Milano e l’obiettivo – scrive La Repubblica nella sua edizione odierna – è di concludere il processo entro fine ottobre. Una volta integrate le eventuali modifiche al progetto originario, saranno confezionati il definitivo e l’esecutivo, ultimo passo prima del via ai lavori della “Cattedrale” disegnata da Populous.
Lo stallo di questi ultimi mesi è quindi sciolto, ma ora bisogna spingere sull’acceleratore. Così i due club si impegnano a predisporre entro fine aprile il dossier necessario per far partire la consultazione. La lettera indirizzata a Palazzo Marino dalle società è datata 21 marzo. Si «prende atto» della decisione del Comune di non concedere la deroga al dibattito pubblico che i club avevano richiesto.
Milan e Inter mettono nero su bianco l’impegno a predisporre il dossier necessario per avviare il dibattito. E’ un passo in avanti, dato che nelle ultime settimane i club hanno evocato lo spettro di uno stadio fuori dai confini milanesi. Ipotesi ancora sul tavolo, ma l’ipotesi Sesto San Giovanni rimane attualmente di difficile realizzazione.
Il completamento del “dossier” prevede un deciso passo avanti rispetto ai pochi “rendering” del nuovo stadio circolati finora, ma dovrà anche rivedere il disegno iniziale alla luce di un indice di edificabilità che si riduce allo 0,35 imposto dal Comune. Sempre in aprile Palazzo Marino dovrà trovare la figura del coordinatore del dibattito pubblico.
La scelta dovrebbe competere all’apposita Commissione nazionale presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il sindaco Sala ha già scritto alla Commissione per sollecitare la nomina, ma potrebbe essere lo stesso Comune a scegliere. A questo punto Palazzo Marino inviterebbe alcune società specializzate nel settore a fare le loro proposte per poi designare la scelta.
Così il cronoprogramma è arrivato a inizio maggio: dopo una delibera di giunta che sancirà l’inizio del dibattito, il coordinatore avrà un mese di tempo per mettere a punto il percorso di discussione pubblica. I mesi di giugno e luglio, dunque, dovrebbero ospitare il dibattito vero e proprio. Dopo un altro mese – siamo quindi a fine agosto – il coordinatore mette a punto le sue conclusioni, che verranno rese pubbliche.
Chiusa la consultazione, dandosi come orizzonte ottobre, le squadre – conclude La Repubblica – potrebbero modificare il progetto sulla base delle indicazioni uscite dal dibattito e la giunta dovrebbe dare poi il via libera definitivo all’operazione stadio. Dal 21 marzo la “Cattedrale” può essere considerata un po’ più concreta.