In casa Napoli si guarda al futuro con l’obiettivo di rivedere la politica aziendale senza però ridimensionare le ambizioni. Un futuro non troppo lontano perché si partirà già dalla prossima stagione ed in particolare dall’estate quando il club partenopeo cercherà di ridurre il monte ingaggi per contenerlo dentro una soglia accettabile, cercando quindi anche sul mercato di fare investimenti mirati, su calciatori giovani, talentuosi e di ottima prospettiva.
Come riporta il Corriere dello Sport, negli ultimi di due anni il club di De Laurentiis ha sfondato il tetto dei 100 milioni di euro per lo stipendio di Koulibaly e compagni. A complicare ancora di più la situazione è arrivato la pandemia che ha pesato in maniera drastica sulle casse delle società. Inoltre ha pesato molto anche la mancata qualificazione degli azzurri alla Champions League nelle ultime due stagioni quando sono arrivati un quinto ed un settimo posto, anche se per quest’anno, a meno di cali improvvisi della squadra di Spalletti, il pass per la massima competizione europea pare ottenibile.
La qualificazione porterebbe con sé nuova linfa, ma il costo del lavoro ha un peso importante e quindi sarà necessario cedere alcuni giocatori i cui contratti sono assai onerosi. Due partenze in realtà ci sono già state: in primis quella di Manolas che a dicembre è tornato in Grecia permettendo al Napoli di risparmiare 4,2 milioni di euro di ingaggio, per un totale di 16 milioni di euro lordi visto che il contratto del difensore centrale sarebbe scaduto a giugno 2024; in secondo luogo il mancato rinnovo di capitan Insigne che lascerà Napoli direzione Toronto e libererà il club partenopeo dal suo ingaggio pari a 9 milioni di euro lordi.
In scadenza sono anche Mertens, Ospina e Ghoulam. Il belga ha un ingaggio pari a quello di Insigne e se decidesse di restare dovrà accettare un importante riduzione del proprio salario. L’estremo difensore in costante ballottaggio con Meret è sulla lista di Real Madrid e Inter e potrebbe lasciare il capoluogo campano in estate portando con sé anche i 2,5 milioni di euro lordi del suo stipendio. Infine l’esterno basso, tormentato dagli infortuni nella sua avventura in maglia azzurra, non dovrebbe rinnovare il suo contratto da 4,5 milioni di euro lordi.
Il risparmio totale per i cinque ingaggi – rispetto ai costi attuali – sarebbe superiore ai 40 milioni di euro, una vera e propria boccata d’ossigeno per il Napoli che potrebbe così attuare la propria nuova politica aziendale.