Scandalo Qatar soldi
Il logo dei Mondiali 2022 in Qatar (Photo by -/AFP via Getty Images)

Il calcio è pronto a trasferirsi in Qatar. Il sorteggio di venerdì deciderà i gironi di un evento planetario orfano dell’Italia, i campioni d’Europa. Una sorte di antipasto del Mondiale, in scena dal 21 novembre al 18 dicembre. Il sorteggio sarà il clou della tre giorni in Qatar, prima si discuteranno i destini e il futuro del calcio, nel Congresso della Fifa e, soprattutto, nelle riunioni informali.

A Doha si parlerà di scenari presenti e futuri: dalle nuove regole per l’assegnazione dei Mondiali dopo il 2026, fino all’allargamento delle rose delle Nazionali. Nonostante i rapporti con la FIFA non siano dei migliori, non mancherà il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin. Il Mondiale ogni due anni rimane al centro della discussione, la FIFA sa di avere i numeri per approvare ma il progetto è osteggiato dalle nazionali di Europa e Sudamerica.

La FIFA, pur potendo contare su risorse notevoli, cerca di trasformarsi in un’azienda ancor più globale. A dicembre 2021 – come sottolinea Il Corriere della Sera – gli introiti ammontavano a 6,11 miliardi di dollari, le riserve in pancia alla federazione con sede a Zurigo erano di 1,6 miliardi e sono destinate a sfondare il muro dei 2,5 miliardi a fine 2022. La UEFA, invece, prima della pandemia aveva riserve per poco più di 300 milioni, prosciugate dall’impatto del Covid su Champions, Euro 2021 e campionati. La Fifa ha sofferto molto meno la pandemia, non avendo tornei in corso.

Se il Mondiale biennale oggi è ritenuto quasi lettera morta, la FIFA è al lavoro per far approvare il Mondiale per Club, un torneo a cadenza quadriennale, che sostituirà la Confederations Cup, e che vedrà sfidarsi 32 club di tutti i continenti. La nuova kermesse porterà un’inevitabile rivoluzione del calendario, da rivedere e adeguare. Più partite, più compressione, minori tempi di recupero, maggiori possibilità di introiti. La rivoluzione silenziosa del calcio, evoluzione per alcuni, è già in corso.

La FIFA sta decentrando le proprie attività da Zurigo, riaprendo un ufficio a Parigi, nello stesso stabile dove fu fondata nel 1904. Ha altre 11 sedi regionali sparse nel mondo che lavorano in collaborazione con il quartier generale in Svizzera, oltre alla sede temporanea di Doha, dove Infantino si è trasferito per seguire da vicino l’organizzazione del prossimo Mondiale.

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