Premessa doverosa: l’Italia è ufficialmente fuori dai Mondiali che si terranno in Qatar a fine 2022 e al 99,99% la situazione non cambierà. Tuttavia, nelle ultime ore circolando indiscrezioni circa la possibilità che gli Azzurri – o un’altra Nazionale rimasta esclusa dalla competizione – possano essere ripescati in caso di esclusione dell’Iran dalla fase finale della manifestazione. Un’ipotesi che in linea puramente teorica può essere considerata.
Perché proprio l’Iran? La Nazionale asiatica è finita nel mirino della FIFA dopo aver impedito a 2.000 tifose di accedere allo stadio per assistere al match contro il Libano. La partita di qualificazione si è svolta a Maschad, città religiosa a nord del Paese, e il divieto alle donne di poter seguire la partita ha rappresentato un ritorno al passato: lo scorso gennaio, infatti, le donne erano entrate allo stadio per assistere al match contro l’Iraq per quella che era stata definita una svolta epocale.
«Stiamo ascoltando notizie preoccupanti dalla FIFA e dalla Confederazione calcistica asiatica», ha scritto su Twitter il membro del consiglio di amministrazione della Federcalcio iraniana, Mehrdad Seradschi. Era stata la stessa FIFA nel settembre del 2019 a dare un ultimatum all’Iran, minacciandone una possibile esclusione dalle competizioni internazionali se non si fossero presi provvedimenti per la presenza delle donne negli stadi.
L’esclusione dell’Iran (Nazionale già qualificata al Mondiale in Qatar) è possibile solo in caso di sospensione o espulsione della sua Federazione calcistica direttamente della FIFA. Nel caso in cui avvenga veramente questa esclusione, non ci sono criteri per il ripescaggio di una Nazionale non qualificata per la Coppa del Mondo: secondo quanto stabilito dall’articolo 6 del regolamento, la FIFA (in caso di ritiro o esclusione dalla competizione) deciderà sulla questione a sua esclusiva discrezione e intraprenderà qualsiasi azione si ritenga necessario.
Il Governatore Mohsen Davari si è scusato per quanto accaduto. Anche il Presidente iraniano Ebrahim Raisi è intervenuto sul caso ed ha ordinato al ministero degli Interni di indagare sui fatti e sui motivi della vicenda. Intanto l’emittente di Stato Irib, ha affermato che su un totale di 12.500 biglietti erano circa duemila le donne presenti nel perimetro dell’impianto dell’Imam Reza Stadium e che non sono state lasciate entrare.
Al momento però, per i betting analyst di Sisal le probabilità di vedere gli Azzurri di Mancini in Qatar appaiono davvero basse. Come riporta agipronews, è quotato a 100 il ripescaggio dell’Italia, che resta dunque fuori dal Mondiale per la seconda volta di fila dopo l’eliminazione ai playoff nel 2017.
[…] Perché in teoria l’Italia può ancora sperare nel Mondiale è stato realizzato da Calcio e Finanza – Calcio e finanza: notizie e analisi sul business […]