L’Italia per la seconda edizione consecutiva non parteciperà alla Coppa del Mondo. Dopo l’eliminazione a San Siro ad opera della Svezia nel 2017, a punire l’Italia ci ha pensato Aleksander Trajkovski e la sua Macedonia del Nord.
FIGC e Nazionale inizieranno un percorso parallelo con programmi politici e tecnici che andranno nella stessa direzione. Il primo obiettivo per gli Azzurri – come sottolineato dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport – sarà confermare quanto di buono fatto vedere ad Euro 2020, durante la prossima edizione che si svolgerà in Germania, mentre per la FIGC è riuscire ad ospitare l’edizione del 2032 degli Europei, con una richiesta da ufficializzare tra un anno (marzo 2023). L’Italia è un paese che, a livello calcistico, è indietro rispetto alle concorrenti europei. Punto primo: serviranno almeno dieci stadi a livello continentale. Punto secondo: confermare il ct Mancini, onorando il suo contratto rinnovato a maggio scorso fino al 2026.
Nella giornata di giovedì si aprirò a Doha il 72° Congresso della FIFA, in cui verrà effettuato il sorteggio dei gironi di Qatar 2022. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, sarà assente: infatti, è previsto a Roma un incontro con tutte le componenti della sua governance per uno scambio di vedute e di confronti dopo l’incubo della notte di Palermo. Sul tavolo ci sarà la questione delle riforme di sistema: capire quali errori sono stati commessi per cercare di non ripeterli più.
A giugno, intanto, Mancini potrà iniziare a dare le prime risposte. Gli azzurri, infatti, saranno impegnati nella Finalissima con l’Argentina, e i confronti di Nations League con Germania, Inghilterra e Ungheria. Prime occasioni per aprire un nuovo ciclo vincente.