Il gruppo infrastrutturale spagnolo Acs, il cui presidente è Florentino Perez, insieme al fondo Gip e Brookfiled, ha messo nel mirino Atlantia, holding che a breve firmerà il closing per la cessione di Autostrade per l’Italia a Cdp e incasserà oltre 8 miliardi di euro.
La cordata con il numero uno del Real Madrid dovrà però fare i conti con il gruppo della famiglia Benetton, affiancata da Blackstone, che intenderebbe serrare le fila attorno alla holding infrastrutturale, come riporta il Sole 24 Ore. Edizione avrebbe deciso di affilare le armi per difendere quello che anche di recente ha definito un asset strategico. Allo stato attuale non sarebbe stata assunta ancora alcuna decisione formale ma di certo è chiara la volontà di voler difendere la holding da attacchi esterni.
Oltre a Benetton, che detiene il 33,1% della holding, figurano altri tre storici azionisti, ossia il fondo di Singapore Gic con l’8,29%, Hsbc con il 5% e Fondazione Crt con il 4,5%. Per un totale del 45% della società. Una quota importante che, se compatta, renderebbe ostica la scalata della cordata di Florentino Perez.
Inoltre, nel comunicato ufficiale emesso ieri serata Acs, viene specificato che Perez ha siglato un accordo in esclusiva per rilevare poi in un secondo tempo la maggioranza di tutti gli asset autostradali di Atlantia, quindi oltre ad Abertis anche le autostrade in Cile e in Brasile. Un’intesa che sembra preannunciare una sorta di break up della holding. Aspetto che rende ancora più indigesta, agli occhi di Ponzano, la possibile offerta spagnola.
C’è poi anche un tema di numeri. Atlantia spa ha un’esposizione netta di 2,6 miliardi ma a livello di gruppo il dato balza a 30 miliardi, buona parte dei quali in capo ad Abertis, una mole importante che va gestita con cautela. Soprattutto se l’ipotesi è di farla finire sotto il cappello di un costruttore che con 27 miliardi di ricavi capitalizza in Borsa appena 6,3 miliardi, di cui 5 miliardi sono cassa. Tutto questo ha ovviamente scaldato il titolo Atlantia, il cui debito ieri tra l’altro ha incassato la promozione di Moody’ s a Ba1, che ha chiuso in progresso del 2,45% a 18,995 euro mentre Acs è scesa del 3,81%.