“Il ritardo non è nostro, siamo pronti a partire. Siamo in attesa della registrazione del decreto da parte della Corte dei Conti, quindi appena le risorse saranno disponibili noi siamo pronti per partire”. Sono le dichiarazioni rilasciate a Radiocor da Vito Cozzoli, Presidente di Sport e Salute, la società pubblica che produce e fornisce servizi di interesse generale a favore dello sport, in merito alla ristrutturazione del complesso monumentale sportivo del Foro Italico a Roma.
Un progetto da 135 milioni di euro annunciato in pompa magna ad inizio anno e che invece è ancora ferma al palo. Una parte delle risorse a disposizione, circa 80 milioni, sono state assegnate dal ministro delle Politiche Giovanili Fabiana Dadone.
La società pubblica è chiamata ad attuare le politiche di politica pubblica sportiva ma per la mancanza di infrastrutture deve fare affidamento sull’intervento del Governo. “Per l’impiantistica sportiva abbiamo ora le risorse del Pnrr che consentiranno ai Comuni di avere le risorse, le scuole saranno dotate di palestre però è anche un tema di cultura, di diffusione della pratica sportiva e del fatto che lo sport è anche e soprattutto un valore sociale, morale e formativo e la scuola può fare tanto per far crescere la dimensione sportiva dei ragazzi e delle famiglie“.
E proprio su questo tema della cultura, per la promozione dell’attività sportiva, Sport e Salute ha realizzato “un investimento straordinario quest’anno nella scuola primaria per promuovere l’educazione motoria” indica Cozzoli. Un progetto che copre il 60% della popolazione scolastica italiana. I giovani italiani che praticano sport nella fascia 18-24 anni, secondo un’indagine sullo sport system di Banca Ifis, sono solo il 12% e “si tratta di un dato preoccupante” aggiunge Cozzoli che ricorda come preoccupi anche il fatto che l’Italia sia il quinto paese più sedentario d’Europa.