Superlega incontro Agnelli
Florentino Perez e Andrea Agnelli (Insidefoto.com)

La Superlega va a giudizio. Le parti coinvolte nel caso che ha portato al lancio di un nuovo torneo “separatista” nell’aprile del 2021 sono state chiamate a presentarsi il prossimo 14 giugno, presso Plaza de Castilla a Madrid, secondo quanto riportato da Iusport.

Attualmente restano valide le misure cautelari concordate dal giudice Ruiz de Lara, ma non ancora approvate dal Tribunale spagnolo. Misure che implicano che i club fondatori della Superlega europea non possono essere espulsi o sanzionati nell’ambito dei campionati nazionali o delle competizioni organizzate dalla UEFA, come Champions League, Europa League ed Europa Conference League.

L’udienza preliminare, dunque, vedrà di fronte la Superlega – da un lato – e la Liga, la Federcalcio spagnola e la UEFA dall’altro. Udienza che porta con sé una serie di obiettivi che possono essere riassunti come di seguito:

  1. tentare di trovare un accordo o una transazione tra le parti, che ponga fine al processo;
  2. Esaminare, ove opportuno, gli aspetti procedurali che possono impedire la prosecuzione del procedimento e la sua conclusione mediante una sentenza sul suo oggetto;
  3. fissare con precisione l’oggetto del processo;
  4. proporre e ammettere prove, se del caso;
  5. Esaminare le questioni che possano essa sorgere.

La Superlega europea è stata annunciata un anno fa, il 18 aprile 2021, dopo anni di speculazioni e informazioni sulla creazione di una nuova competizione europea chiamata a sostituire la Champions League. Il suo obiettivo, secondo il comunicato congiunto redatto all’epoca, era quello di salvare il business del calcio a seguito dell’emergenza Covid e una crisi strutturale che avrebbe portato a una progressiva perdita di tifosi.

Il progetto era quello di creare una competizione con i 15 migliori club del continente (come fondatori), con un posto garantito nel torneo, e cinque club senza un posto garantito, e che si sarebbero qualificati in base a un percorso nei campionati nazionali. La nuova competizione aspirava a generare più di 4 miliardi di euro a stagione grazie ai ricavi commerciali e da diritti televisivi.

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