Caso archiviato e nessuna sanzione. Secondo quanto riportato da Il Tempo, si è risolta in un nulla di fatto l’inchiesta della Procura della FIGC sul consulente della Roma Gianpaolo Calvarese, aperta dopo un esposto presentato dal suo ex collega Rosario Abisso.
Al termine dell’incontro tra i giallorossi e il Genoa dello scorso 5 febbraio, Calvarese era andato – secondo quanto riferito da Abisso – nello stanzino del direttore di gara per chiedergli conto di quanto avesse scritto nel referto a proposito dell’espulsione di Zaniolo.
Spaventato da alcune ricostruzioni di stampa che parlavano di un «tentativo di rabbonimento» di Calvarese, Abisso qualche giorno dopo la partita ha denunciato per iscritto l’episodio, provocando l’apertura di un’indagine interna della Procura Arbitrale. In seguito, è stato poi avviato d’ufficio il procedimento in Procura della FIGC.
Alla fine, ha vinto la strategia difensiva dei legali della Roma. Nelle scorse settimane sono stati ascoltati, oltre ad Abisso, lo stesso Calvarese e i dirigenti romanisti Tiago Pinto, Maurizio Lombardo e Vito Scala. La società rischiava una sanzione, mentre Abisso potrebbe in teoria incappare in una violazione del Codice Etico interno degli arbitri.
Tuttavia, nella giornata di ieri è stata disposta l’archiviazione del fascicolo, una decisione già condivisa con la Procura Generale dello Sport del Coni e comunicata alle parti. La vittoria ottenuta ieri fa il paio con quella relativa all’inno del club suonato allo stadio dopo quello della Lega, finita anche questa sotto indagine.