Spunta anche l’ex area Expo a Rho (provincia di Milano) tra le possibili destinazioni della Borsa Italiana per il futuro. Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, lo spostamento da Palazzo Mezzanotte, a Piazza Affari, potrebbe portare al Milano Innovation District (MIND) dal nome del progetto dedicato all’area in cui ha avuto luogo a Milano la manifestazione EXPO 2015.
La nuova destinazione potrebbe riguardare almeno i lavoratori che operano tra back e front office, ma potrebbe non coinvolgere il top management che nel caso resterebbe a Milano. Il possibile spostamento si è fatto più concreto dopo la presentazione del bando di gara della Camera di Commercio per affittare Palazzo Mezzanotte con base d’asta di 6,85 milioni di euro l’anno per un contratto di 6 anni rinnovabile per altri 6.
Il termine per l’invio delle richieste di chiarimenti è venerdì 29 aprile, quello invece per la presentazione delle offerte, lunedì 16 maggio alle ore 12:00. Non è certo al momento attuale se Euronext presenterà o meno un’offerta per la sede storica di Borsa Italiana: il gruppo sta infatti cercando di creare maggiori efficienze sui costi a partire proprio dalla sede storica in centro città.
«Ci auguriamo che Borsa Italiana possa restare a Palazzo Mezzanotte», aveva auspicato nei giorni scorsi Elena Vasco, direttore generale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Le carte si scopriranno entro il prossimo 16 maggio, quando scadrà il termine per la presentazione delle offerte nel bando di gara della Camera di Commercio.
Un primo step – come sottolineato sopra – è fissato per venerdì, con il termine per l’invio delle richieste di chiarimenti. Un conto alla rovescia, quindi, nella procedura per l’assegnazione in locazione gestita da Parcam Srl, società partecipata dall’ente camerale. In attesa degli sviluppi, l’ipotesi di un trasferimento della Borsa in altra sede viene definita come concreta.
Il trasloco in una sede meno prestigiosa ma più economica potrebbe essere incentivato anche dallo smart working di una parte dei dipendenti, che ridurrebbe la necessità di spazi per gli uffici. Alla base della scelta ci sarebbe comunque una “spending review” da parte di Euronext.