Chiesa impatto bilancio Juventus – La Juventus ha conquistato la qualificazione alla prossima edizione della UEFA Champions League. Un risultato che garantirà al club bianconero un minimo di oltre 53 milioni di euro in termini di premi UEFA. Cifra che crescerà sicuramente con i bonus legati alle prestazioni e agli eventuali passaggi dei turni, senza dimenticare gli incassi allo stadio per almeno tre partite della fase a gironi.
Il raggiungimento dell’obiettivo non porta solo risorse fresche garantite alla società. Con il quarto posto, è scattato infatti il riscatto di Federico Chiesa, arrivato in bianconero all’inizio della stagione 2020/21 in prestito biennale e con obbligo di riscatto al raggiungimento di determinati risultati sportivi.
Nel comunicato che definiva l’operazione, la Juve sottolineava «l’obbligo di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi nel corso della stagione 2021/2022». Secondo la stampa sportiva italiana, uno di questi obiettivi – oltre a gol e assist, come alternativa – era il raggiungimento di un piazzamento valido per la Champions League.
«Il corrispettivo pattuito per l’acquisizione definitiva – aggiungeva il club nella nota ufficiale – è pari a € 40 milioni, pagabili in tre esercizi, e potrà essere aumentato, nel corso della durata del contratto di prestazione sportiva con il calciatore, per un ammontare non superiore a € 10 milioni al raggiungimento di ulteriori obiettivi». Ma come impatterà questa operazione sul bilancio della Juventus?
Chiesa impatto bilancio Juventus – L’effetto sui conti 2022/23
Guardando la relazione sul primo semestre 2021/22, notiamo che Chiesa ha un costo storico di 12,621 milioni di euro e che il suo valore netto a bilancio al 31 dicembre 2021 era pari a 3,629 milioni di euro. Si tratta della cifra investita dalla Juventus per il prestito del giocatore, e a fine stagione sarà completamente ammortizzata. Qui subentrerà il nuovo investimento di 40 milioni di euro.
Avendo Chiesa sottoscritto un contratto della durata di cinque anni (scadenza 30 giugno 2025), il costo del cartellino sarà spalmato sugli anni rimanenti, che sono tre. Questo significa che la quota ammortamento per il calciatore sarà pari a 13,33 milioni di euro. A questa andrà sommato lo stipendio del giocatore, pari a 5 milioni netti a stagione (9,25 milioni di euro lordi) per un costo complessivo di 22,58 milioni di euro.
Il costo a bilancio potrebbe chiaramente crescere qualora ai 40 milioni di euro dovessero aggiungersi i milioni legati al raggiungimento di ulteriori obiettivi.
Ciao Marco. Di quei 10 milioni di possibili bonus, nel bilancio viene riportato che 2,5 milioni sono già maturati e che i restanti 7,5 sono ancora da maturare a determinate condizioni.
Si evince poi che gli oneri accessori da corrispondere ai suoi procuratori sono 600 mila euro in questo bilancio e dal prossimo anno fino al 2025, saranno corrisposti 1,55 milioni per il 22/23 e 1,85 per il 23/24 e 600 mila per il 24/25.
Quindi il suo costo a bilancio potrebbe crescere ulteriormente considerando questi oneri.