Carlo Ancelotti si racconta in esclusiva ai microfoni di Prime Video e parla, per la prima volta, del suo ritiro. A poche ore da uno dei match più attesi di queste semifinali di UEFA Champions League, il giornalista e bordocampista di Prime Video Alessandro Alciato ha incontrato l’uomo dei record che dopo il trionfo in Liga con il Real Madrid, di cui è allenatore, è diventato il primo allenatore nella storia a vincere tutti e cinque i principali campionati europei.
L’intervista integrale sarà disponibile nel pre-partita di Real Madrid-Manchester, in diretta esclusiva su Prime Video mercoledì 4 maggio dalle ore 20:00, calcio d’inizio alle 21:00.
Sul Real Madrid e sul ritiro: «Dopo il Real sì, probabilmente smetto. Se il Real Madrid mi tiene qui per dieci anni, allenerò per dieci anni. Mi piacerebbe stare con i miei nipoti, andare in vacanza con mia moglie, ci sono tante cose da fare che ho tralasciato e che mi piacerebbe fare. Andare in tanti posti in cui non sono mai stato. Non sono mai stato in Australia. Non sono mai stato a Rio de Janeiro. Andare a trovare mia sorella più spesso. Purtroppo non è che si può fare tutto, e quindi il giorno in cui smetterò avrò tutte queste cose da fare».
Sull’allenare una nazionale: «Sì, una Nazionale ci sarebbe ma adesso è prematuro. Non sicuramente per questo Mondiale. Mondiale 2026, perché no? Potrebbe essere. Il Canada? Mi piacerebbe, certo. Il Canada ha fatto benissimo».
Su un possibile tridente Benzema-Vinicius-Mbappe: «In generale i giocatori bravi sanno giocare insieme. Una delle caratteristiche di Benzema e della sua carriera è stata la continuità. Ha progredito sempre, non ha avuto una carriera di alti e bassi, una carriera costantemente ad alti livelli. Forse adesso è al livello più alto della sua carriera. Karim non va allenato, ma neanche gestito. Karim va utilizzato. Gestito si gestisce da solo perché è un grande professionista, molto umile, un grande giocatore. A Karim non gli si dice niente, questa è la verità. Molte partite ce le ha risolte, è stato determinante in questa stagione. Al momento è uno dei giocatori più famosi al mondo e mantiene una grande umiltà, e credo che questa sia la sua forza. Non si vince solo per Benzema, dietro c’è la struttura forte di un club forte, e la qualità di una rosa che è di alto livello. Vincerà il Pallone d’Oro».
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