Il Chelsea è a rischio esclusione dalla prossima edizione di Premier League. Il club londinese è alla ricerca di un nuovo proprietario, in seguito alle sanzioni imposte dal governo britannico a Roman Abramovich, ex patron dei Blues, per la vicinanza al presidente russo Vladimir Putin. Il processo di acquisizione del Chelsea è gestito dalla banca d’affari americana The Raine Group.
Abramovich starebbe tentando di rinnegare la sua promessa di cancellare un debito di 1,6 miliardi di sterline (circa 1,9 miliardi di euro con il cambio attuale). Il magnate russo aveva fatto sapere di non voler incassare nulla dalla vendita del club, con i soldi destinati a finire in beneficenza e che avrebbe rinunciato inoltre ai prestiti che il club gli deve, ma come riporta il Daily Mail, pare stia provando a cambiare le carte in tavola. L’ex proprietario del Chelsea avrebbe già informato il governo britannico e i possibili acquirenti riguardo alla sua volontà di cambiare le carte in tavola sulle modalità di cessione, includendovi il pagamento del debito dalla società che controlla il club.
Il Chelsea dovrà essere obbligatoriamente acquistato e rilevato da un nuovo proprietario entro e non oltre il 31 maggio 2022, termine ultimo concesso sia dalla Premier League che dall’UEFA, in caso contrario la squadra londinese rischierebbe seriamente l’estromissione sia dal prossimo campionato inglese che dalla Champions League.
La scorsa settimana il gruppo guidato dal co-proprietario dei Los Angeles Dodgers Todd Boehly ha ottenuto il diritto a trattare in esclusiva per l’acquisto del club, in quanto gruppo offerente preferito. Il gruppo di Boehly ha superato nella corsa altri due gruppi statunitensi guidati da Stephen Pagliuca, co-proprietario dei Boston Celtics e co-presidente della società di private equity Bain Capital – oltre che nuovo azionista dell’Atalanta –, e i co-proprietari dei Philadelphia 76ers e veterani del private equity Josh Harris e David Blitzer.