Nella giornata di oggi Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha compiuto 65 anni, e parlando ai microfoni della radio ufficiale del club, ha commentato il suo rapporto con i tifosi: «Dovrebbero essere contenti, la Lazio è l’unica che non ha cambiato proprietà, vedi Roma, Milan e Inter».
Il patron ribadisce che «la stabilità c’è, al di là di tutte le stupidaggini che vengono scritte». La Lazio non ha quindi problemi di nessuna natura. Lotito si considera il «punching ball della tifoseria», e anche se sottolinea che le sue parole «non siano polemiche», il numero capitolino vorrebbe tornare a vent’anni fa «quando ho preso la Lazio, sicuramente stavo meglio».
La squadra di Sarri è impegnata, quando mancano due giornate alla fine della stagione, nella corsa all’Europa League: «Questo è un campionato avvincente, dovremmo essere tutti contenti, non c’è niente di scontato né al vertice, né in fondo alla classifica, è ancora tutto aperto», prosegue Lotito, che quando gli arrivano messaggi d’auguri in trasmissione commenta: «C’è uno zoccolo duro che ancora appoggia il mio operato. La Lazio ha sempre veleggiato nell’alta classifica, tra il quarto, il quinto, massimo sesto posto. Abbiamo sempre partecipato alle competizioni europee quindi non capisco questo atteggiamento ostile, non ha senso».
Il problema della disaffezione dei tifosi non è quindi dovuto al prezzo dei biglietti: «Anche se li regalassimo non so se ci sarebbe il pienone. Ho fatto le campagne più favorevoli ai tifosi, ma non mi sembra che ci sia lo stadio sempre pieno. Sabato, contro la Sampdoria, c’erano prezzi accessibili a tutti e tremila persone, gli Under 14, sono entrati gratuitamente. Le presenze erano ugualmente attorno alle 30.000». Il problema della Lazio è che ha «una presenza limitata rispetto a tanti altri club».