«Parlando dell’ambiente e dell’ecosistema francesi, penso che questa particolare transizione costerà probabilmente dai 50.000 ai 70.000 posti di lavoro». Sono le parole di Luca de Meo, amministratore delegato di Renault, in un’intervista al Financial Times durante conferenza Future of the Car 2022, affermando che le nuove normative europee sulle emissioni potrebbero tagliare fino a 70.000 posti di lavoro in Francia, nonostante offrano scarsi benefici nell’affrontare il cambiamento climatico.
Secondo le previsioni del CEO della casa automobilistica francese, le nuove regole sulle emissioni renderanno le auto più costose, colpendo così la domanda e comportando costi aggiuntivi per gli investimenti: «La mia posizione è che in realtà quel tipo di insieme di regole non sarà un enorme vantaggio in termini di impatto, ma aggiungerà molti costi all’auto inutilmente».
Le nuove normative europee, denominate Euro 7, entreranno in vigore dal 2025 e imporranno limiti più severi sulle emissioni di anidride carbonica e ossido di azoto da auto, furgoni, camion e autobus a benzina e diesel. Secondo De Meo, i soldi da utilizzare per raggiungere gli standard Euro 7, avrebbero potuto essere investiti nello sviluppo di altre tecnologie: «Se non rallentiamo le normative, le persone continueranno ad acquistare auto usate e a mantenere in circolazione le vecchie auto. Un ritardo nell’introduzione delle nuove regole ridurrebbe i danni causati in termini di potenziali perdite di posti di lavoro».