Nella giornata di ieri il Comitato Esecutivo dell’UEFA ha dato il via libera alla nuova Champions League a partire dal 2024. Le squadre partecipanti alla massima competizione europea passeranno da 32 a 36 e la fase a gironi sarà sostituita da un mini-campionato di 8 partite.
La UEFA ha fatto un passo indietro rispetto alla proposta iniziale di assegnare due dei posti aggiuntivi in base al ranking delle squadre. Infatti i due posti andranno alle federazioni con la migliore prestazione collettiva delle rispettive società nella stagione precedente (numero totale di punti ottenuti diviso per il numero di squadre partecipanti).
«Ci siamo semplicemente resi conto che per mantenere il nostro modello dovevamo rinunciare a cedere questi due posti in questo modo – ha spiegato il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, in un’intervista rilasciata a L’Equipe -. Non ho problemi ad ammettere che la nostra prima idea era sbagliata. Siamo più forti se accettiamo di tornare su un errore iniziale. Ora sono assolutamente convinto che fosse una cattiva opzione. Lo avevamo pensato perché sotto pressione dei grandi club? Sono costantemente sotto pressione… Era un’opzione, non per proteggere i grandi club, ma per promuovere le nostre gare. Ma non è stata una buona idea».
«La riforma della Champions era davvero necessaria o è stata fatta per accontentare i “grandi” club che minacciavano di organizzare la Superlega? Non è perché qualcosa funziona bene che non devi mai più cambiare nulla. Devi sempre provare a migliorare. Ci sono quattro posti aggiuntivi. Credimi, non è fatto per i grandi club»
E sulla somiglianza con la Superlega, il numero uno dell’organo di governo del calcio europeo ha detto: «Avere più squadre e più partite non significa aver creato la Superlega. La Superlega è avere sempre le stesse squadre che giocano tra loro».
Per quanto riguarda la formula del mini campionato al posto del girone iniziale, Ceferin ha detto: «Sarà molto più interessante. Con la formula attuale, nella fase a gironi, sai quali squadre si qualificheranno dopo due o tre partite. Dal 2024 non sarà così facile, anche per i “grandi” club».
Sull’idea Final Four: «Mi piace questa idea, ma la realtà è che crea problemi, perché i club perdono le partite, con la biglietteria, gli “ospiti”… E le emittenti vogliono più partite. Quindi abbiamo abbandonato questa idea. Non ci saranno Final Four dal 2024. Dopo non lo sappiamo mai».