Nike-Sinner, un binomio che segnerà il tennis dei prossimi 10 anni Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, l’azienda americana ha voluto il giocatore con sé per i prossimi 10 anni. Il tennista classe 2001 incasserà oltre 150 milioni di euro, 15 circa per ogni stagione.
Sinner arriverà a guadagnare poco meno di 20 milioni di euro a stagione solo dagli accordi commerciali, ovvero senza considerare i premi dalle competizioni. Insieme a Nike c’è l’altro sponsor tecnico, Head, e altri numerosi partner: Lavazza, Rolex, Technogym, Parmigiano Reggiano, Alfa Romeo, Fastweb, Gucci, Intesa San Paolo e Panini.
Un valore commerciale che arriva a circa 19 milioni di euro e permette al giocatore altoatesino di entrare nella top 10 dei tennisti più pagati al mondo, classifica guidata da Roger Federer con 85 milioni di euro. Sinner si piazza dietro Nadal, ma molto avanti rispetto al russo Daniil Medvedev, attualmente numero 2 del ranking con circa 7 milioni e mezzo all’agosto 2021.
Sempre stando al quotidiano sportivo, nel giro di qualche settimana uscirà sul mercato anche un merchandising con il logo della volpe, il simbolo di Sinner. Pochi giorni fa sono usciti un fumetto, “Il manuale illustrato di Jannik Sinner”, e una collezione di cartoleria per la scuola a lui dedicata.
Il primo a chiudere un contratto così a lungo termine con Nike è stato Michael Jordan. «Quello di Jordan è un caso di scuola – ha spiegato alla Gazzetta dello Sport Giovanni Palazzi, presidente di Stage Up, società leader nei servizi di ricerca marketing -. Jordan è stato preso appena uscito dal college, e su questo l’azienda ha costruito gran parte delle sue strategie e fortune. Quando è stato chiuso questo accordo, Nike era assolutamente secondaria, come marchio rispetto ad Adidas e anche grazie a questo contratto è riuscita a invertire la rotta diventando dominante nell’ambito sportivo».
I dieci anni di contratto sono anche una strategia per evitare che i personaggi debbano rinegoziare dopo poco o rischino di essere attirati da altre aziende: «Oltre a questo ci sono analisi che diventano specifiche: è vero che gli atleti hanno risonanza globale, ma è altrettanto vero che ogni atleta porta valenze di carattere territoriale. Nel caso di Sinner, ad esempio, essendo lui altoatesino, ha anche un impatto importante su tutto il pubblico di lingua tedesca».
Nike ha deciso di puntare sul tennista italiano con un occhio rivolto anche verso il futuro visto la lunga carriera che si prospetta per Jannik. L’azienda statunitense ha infatti perso Federer, che non ha rinnovato passando a Uniqlo per 10 anni e 300 milioni di dollari, mentre Rafa Nadal si sta avviando verso la fine della carriera. «A questa età per l’atleta è quasi più importante essere preso da un’azienda di questa portata, che non il contrario. Sinner diventa però, in questo caso, parte della strategia del brand, un vero e proprio elemento del marchio. Puntando su di lui Nike, evidentemente è tornata a puntare sul tennis, si assicura una lunga permanenza all’interno di questo ambiente».