(Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

“Il calcio italiano ha già proposto il Var a chiamata, ma l’Ifab ha detto no. Ci dicono che il Var non può limitarsi a due chiamate, deve fare tutto. Da parte dell’Ifab c’è invece apertura sul tempo effettivo, se ne discutendo. Sul challenge invece no”. Ne ha parlato Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, durante il convegno ‘Il calcio che l’Italia si merita’ in corso di svolgimento presso la sede del Corriere dello Sport a Roma.

“Non ci sarà alcun Var a chiamata, possiamo parlarne quanto volete ma la risposta dell’Ifab è stata no. La loro risposta- spiega Gravina- è che il Var deve fare tutto, il problema è migliorare la tecnologia. Anche con soggetti con competenze specifiche e separazione delle carriere. L’Ifab ha una composizione di competenza della Fifa, possiamo cercare alleanze ma sarebbero perdenti. Il peso specifico pende sul mondo anglosassone, e loro vorrebbero tornare indietro addirittura”.

“Var a chiamata? In una cultura del sospetto come in Italia aiuterebbe, io sono favorevole sia a questo sia al tempo effettivo” ha aggiunto Lorenzo Casini, presidente della Lega di Serie A.

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