Un «superpremio» per la salvezza. Il patron della Salernitana Danilo Iervolino ha voluto incontrare la squadra e l’allenatore al termine dell’allenamento di ieri mattina, dando la carica per la lotta salvezza che si deciderà domenica nell’ultima giornata e fissando, anche, il premio che Ribery e compagni riceveranno in caso di permanenza in Serie A.
«Ho un po’ di ansia», ha spiegato Iervolino al Corriere dello Sport. «Ho trovato i calciatori concentrati, coscienti che è una grande opportunità e che dovranno farsi trovare pronti. Il gruppo è coeso e tranquillo, sa che l’impresa sarebbe storica. I ragazzi lo devono a loro stessi, alla città ed a questa tifoseria speciale».
«Gli ho comunicato anche il premio per l’eventuale salvezza, che non è motivazionale ma solo per gratificare le loro straordinarie prestazioni. È un superpremio. Siamo a circa 7 milioni di costo aziendale, ovvero tre milioni e mezzo netti. I calciatori devono sentire che la proprietà punta su di loro ed è disposta a dargli prospettive, a gratificare le loro famiglie e le loro scelte. Verrebbe gestito direttamente dai calciatori. La squadra ha delegato la ripartizione a tre persone».
«Sto provando una gioia immensa. La Salernitana è la cosa più bella che io abbia fatto nella mia vita. Inizialmente molti mi sconsigliavano, mi dicevano che la squadra sarebbe finita sicuramente in B e che io sarei stato ricordato per questo. Ma a me piacciono le scelte coraggiose. Questa squadra mi somiglia dal primo giorno, ha il mio carattere, ha forza. Perché ci vuole un animo forte per fare delle imprese. Quello che io chiamo sangue vivo, passionale e furibondo».
«Tutti chiedono il massimo impegno in ogni campo? Guai se non fosse così. Sono uno strenuo difensore della lealtà sportiva. Ci sono investimenti importanti che non possono essere deviati da alcunché. Quindi ben venga che l’Udinese faccia una grande partita a Salerno, come il Venezia col Cagliari».
«Vorrei vivere queste emozioni per tanti anni ancora. Anche in B, eventualmente, avremo lo stesso impegno. Ma la serie A ci è cucita addosso, siamo fatti per questo palcoscenico: la squadra, il management e soprattutto la tifoseria. Ho tanti pensieri perché ho tanti sogni, che vorrei realizzare velocemente».