Il Barcellona prevede di chiudere un accordo con il fondo CVC Capital Partners entro la fine di questa settimana e vendere un terzo dei diritti televisivi a Goldman Sachs per un totale di 900 milioni di euro, secondo quanto riporta il giornale spagnolo El Confidencial.
Da un lato, CVC offre al Barça un accordo per 270 milioni, la cifra che gli corrisponderebbe se avesse firmato l’accordo iniziale accettato dal resto dei membri della Liga, nonostante il club spagnolo chieda altri trenta milioni per cinquant’anni. In questo caso, il club ha richiesto un rapporto da un consulente esterno per convalidare che tale importo non verrà contato come debito.
Inoltre, il club sta anche negoziando con Goldman Sachs la vendita di una parte aggiuntiva dei diritti televisivi che, attualmente, sono impegnati all’interno dell’operazione legata al prestito di 525 milioni da rimborsare entro dieci anni che la banca d’affari gli ha concesso la scorsa estate per poter affrontare il pagamento degli stipendi dei giocatori.
Nello specifico, il club cerca di ampliare questa cifra in cambio del 30% dei ricavi televisivi, circa 250 milioni a stagione, per un periodo inferiore ai cinquant’anni dell’accordo con CVC. Infine, il club è in trattative con il fondo All Sports Finance (ASF) con il quale cerca capitale per 400 milioni e debito per circa 200 milioni.
L’obiettivo del Barça è quello di sistemare i conti del club e rispettare il fair play finanziario per poter affrontare il prossimo calciomercato. Il presidente Laporta punta anche a recuperare in un anno i fondi propri negativi per 500 milioni di euro: «Abbiamo firmato molte sponsorizzazioni e il club è sempre più vivo, poiché ci sono molti marchi e investitori che vogliono investire nel Barça».
Il club spagnolo, inoltre, ha sei interessati all’acquisto di Barça Studios, un progetto audiovisivo a sé stante in cui sono incluse diverse strutture del business online del club, come Barça TV o social network. Con un investimento iniziale di quattro milioni di euro, i blaugrana hanno lanciato il progetto sul mercato a metà del 2019 e oggi genera un business approssimativo di 30 milioni di euro.
Il gruppo catalano ha chiuso l’esercizio 2020-2021 il 30 giugno con perdite operative per 481 milioni di euro. I ricavi si attestano a 631 milioni di euro, in diminuzione del 26% rispetto all’anno precedente, quando si attestavano a 855 milioni di euro.